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Marco Masini: “L’Uomo volante per rinascere. La Viola nel cuore, quanti ricordi…”

31.03.2020 | 20:00

Intervenuto con noi in diretta Instagram, Marco Masini, noto cantautore e grande tifoso della Fiorentina, si è lasciato andare ad una lunga chiacchierata, toccando tanti temi calcistici e non solo. Queste le sue principali dichiarazioni: “È un momento difficile per tutti, un grande disagio non solo sanitario ma anche sociale. Cosa serve per rinascere? Noi italiani abbiamo tutti la convinzione di poterci rialzare prima degli altri. Perché siamo abituati a rimboccarci le maniche e arrivare prima alla fine del tunnel. Sono convinto che ce la faremo, anche meglio di altri Paesi. Secondo me dovremmo far prevalere l’Uomo volante, che rispecchia la rinascita. Il primo pensiero va immediatamente alla solidarietà verso chi è stato colpito da questa tragedia. La Fiorentina? Tutti noi tifosi viola vorremmo vedere una squadra attrezzata per competere con chiunque. Ma il problema stadio condiziona tanto le finanze del club. Speriamo che presto anche la Fiorentina possa costruirsi un proprio impianto e possa competere ad alti livelli, anche in Europa. Il nuovo corso targato Commisso? I presupposti per far sognare i tifosi ci sono, così come c’erano quanto arrivarono i Della Valle. L’entusiasmo non manca. Castrovilli? A livello di personalità e di pensiero credo che possa essere un vero leader. Tra i giovani della Fiorentina non sottovaluterei Dragowski, un grande portiere che verrà fuori alla distanza. Tornando su Castrovilli, il fatto che sia un ‘tuttologo’ del centrocampo, mi porta a sognare un reparto insieme ad Amrabat. Castrovilli, per qualità, passo e tempi di inserimento, potrebbe anche fare il trequartista. Chiesa? Ora gioca davanti nei due, ma io lo vedo meglio come esterno offensivo, magari in un attacco a tre, come ala sinistra a piede invertito, in modo che possa accentrarsi e convergere verso la porta. Ma è chiaro che questo dipende da come vogliono disegnare la Fiorentina in futuro e se verrà confermato Iachini, che per ora ha fatto molto bene. Baggio o Rui Costa? Sono due arti diverse. Roberto lo conosco, con Rui Costa – insieme a Batistuta – abbiamo cantato insieme in un locale a Fiesole, ci divertimmo molto. Se vedo Baggio, ancora oggi e con qualsiasi maglia addosso, mi commuovo. Il gioco del calcio prescinde dalla maglia e quando osservo un artista come Baggio, mi genera emozione. Rui Costa l’ho vissuto meno, umanamente parlando. 55% Baggio e 45% Rui Costa? Sì, diciamo così. Batistuta? E’ come se fosse nato a Firenze, non ci penso neanche che sia argentino. Gli vedo il giglio tatuato addosso. La partita della Fiorentina che mi porterò dietro per sempre? La mia prima trasferta a Bergamo, Atalanta-Fiorentina 1-1. Ora, vivendo questa situazione, quella gara mi è tornata in mente e mi fa commuovere. Adesso non vedo l’ora di poter guardare nuovamente un’Atalanta-Fiorentina e poter riabbracciare tutti quanti”, ha chiuso Marco Masini.