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Mancini: “Sono giovane, ma se serve mando a quel paese anche i più vecchi”

29.11.2019 | 21:14

Gianluca Mancini, difensore classe ’96 della Roma, ha parlato al Match Program giallorosso a due giorni dalla sfida contro il Verona. Queste le sue dichiarazioni: “Il gol è un’emozione indescrivibile. Per noi difensori segnare è una cosa in più, andare a segno la domenica è super emozionante. Come ho già detto lo aspettavo da tanto, e segnarlo all’Olimpico, con la maglia della Roma, è stata una bella emozione. A freddo rivivo le stesse emozioni vissute a caldo. Sono un ragazzo così… Fonseca? Quello che dice il mister mi fa piacere, sono giovane, mi hanno sempre etichettato come “giovane vecchio”. Io non lo ho mai considerato un difetto ma un pregio, così lo sento. Mi piace prendermi delle responsabilità, magari anche sbagliando e sentendo qualche critica. Fa parte del mio gioco. In squadra bisogna essere in tanti che non hanno paura di esporsi, e siamo fortunati perché la Roma ha davvero tante di figure in grado di prendersi responsabilità. In squadra prendo spunto dai giocatori più esperti, dai vari Florenzi, Kolarov, Dzeko e Fazio. Se il mister pensa questo di me è perché me lo sono conquistato ed è un piacere. Fuori parlo poco, ma in campo non c’è età. In partita siamo tutti uguali, non guardo l’età e se c’è bisogno di strillare e magari anche mandare quelli più vecchi a quel paese ci sta. È giusto, e in questa squadra ci sono tanti giocatori che fanno alzare il livello e si fanno sentire in campo. Obiettivi? Voglio migliorare settimana dopo settimana e mi sento già molto cambiato da inizio stagione ad oggi. Voglio raggiungere gli obiettivi con la Roma e se gioco bene con questa maglia posso dimostrare a mister Mancini di meritare la convocazione. Insomma, il primo obiettivo è fare bene con la maglia giallorossa”, ha chiuso Mancini.

 

Foto: Twitter ufficiale Roma