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Manchester-Barcellona, match degli anni 2000 per il giovane Piqué

10.04.2019 | 12:51

Una decina di anni indietro, forse anche qualcosa in più. Il match che Barcellona e Manchester United hanno giocato per contendersi e poi conquistare – i blaugrana si intende – Gerard Piqué è stato tra i più avvincenti degli anni 2000. L’allora giovane talento nato in Catalogna, come racconta Marca, venne acquistato dai Red Devils nell’estate del 2004: “Me ne sono andato, ma sono ancora con voi e tornerò un giorno“. Questa la risposta che Piqué, all’epoca 17 anni compiuti da poco, aveva lasciato ai cronisti. Il ragazzo sarebbe tornato poi alla base nel 2008, ventunenne, in seguito a diverse vicissitudini legate al suo trasferimento e dopo aver giocato un anno in Spagna al Real Saragozza (2006-2007).

Fin dal primo momento vi furono polemiche da parte della squadra spagnola. Colomer, uno dei responsabili del Barça, spiegò come i due club non avessero ancora raggiunto l’accordo (trovato dagli inglesi solo col giocatore) per il trasferimento. Tuttavia è un altro il particolare: Gerard è il nipote dell’ex direttore del Barcellona, Amador Bernabeu, il quale aveva denunciato pressioni verso il giocatore non appena si venne a sapere dell’interesse di Ferguson sul difensore (Piqué era stato retrocesso alla Juvenil B). Allo stesso tempo dalla società spagnola facevano sapere che il Manchester stava avendo un comportamento antisportivo. Il presidente Laporta (in carica dal 2003 al 2010) tuonò: “Il Manchester United si è mosso in modo inappropriato, senza rispettare i nostri sforzi. Analizzeremo il caso e prenderemo le giuste contromisure“.

Contestazioni che non ebbero risultato nell’immediato, ma trovarono poi pace (forse) col ritorno in blaugrana di Piqué quattro anni dopo.