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Madrid val sempre una Champions: è un derby da capogiro

02.05.2017 | 00:15

La storia infinita, ben oltre il campanile. Il derby Capital come crocevia fondamentale per la stagione delle due squadre principali di Madrid. Sì, sarà così per il quarto anno di fila: Real-Atletico è ormai un classico di Champions League. Per la banda del Cholo i cugini, nella massima competizione per club, rappresentano più di uno spauracchio. Inevitabile, alla luce dell’eliminazione ai quarti di finale nel 2015 e, soprattutto, delle due finali perse nel 2014 e 2016. Mazzate tremende che avrebbero steso chiunque, tranne Diego Simeone. Il tecnico argentino ha incassato i colpi, ha comprensibilmente vacillato – per sua stessa ammissione – circa la prosecuzione dell’esperienza sulla riva biancorossa del Manzanarre, ma alla fine ha fatto prevalere la voglia di rivalsa. E il destino ha “premiato” la sua continuità nelle prestazioni europee, dandogli subito un’altra chance. Contro lo stesso Zidane che poco meno di un anno fa lo ha mandato ko a San Siro, bagnando nel migliore dei modi l’esordio su una panchina vera, la più blasonata del mondo per giunta. Zinedine, dal suo canto, insegue quel secondo trionfo consecutivo finora mai riuscito a nessuno dal cambio di format, nemmeno al suo Real che detiene il record di vittorie nella competizione, ben 11. E che, per inciso, è alla sua settima semifinale di fila (altro record). Mai, invece, l’Atletico ha levato al cielo nei suoi 114 anni di storia la Coppa dalle grandi orecchie.

Atletico attuale terza forza della Liga, con 3 punti di vantaggio sul Siviglia. Real capolista, a pari merito con il Barcellona ma con il jolly del recupero contro il Celta Vigo da giocarsi, per un potenziale più 3 a tre giornate dal termine del campionato. Il bilancio generale dei 277 precedenti sorride ai blancos, vittoriosi in ben 145 occasioni, a fronte di 69 successi dei colchoneros e 63 pareggi. Restringendo il campo a quelli stagionali, va detto che le due acerrime rivali si sono incrociate in tutte le competizioni. I due tradizionali incontri di Liga hanno visto il pesante blitz delle merengues al Vicente Calderon (3-0 a novembre) e l’1-1 di tre settimane fa. In Coppa del Re, invece, a spuntarla agli ottavi sui 180’ erano stati i rojiblancos (2-0 in casa dopo il 2-2 al Bernabeu), poi arresisi in semifinale al Barcellona.

Questa semifinale d’andata si preannuncia come una gara di nervi, data la posta in palio e l’identità delle contendenti. L’eccellenza tattica di casa Simeone, maestro nella copertura degli spazi,  contro la maggior qualità dei singoli del Real, con Zizou che – a differenza del collega avversario – può contare su alternative formidabili in panchina nel caso in cui, come possibile, l’equilibrio la facesse sostanzialmente da padrone. Le note di Händel, il palcoscenico più importante che ci sia. Real con l’obiettivo Duodecima, Atletico assetato di vendetta. Madrid val sempre una Champions: è un derby da capogiro.