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L’Italia, San Siro e la carica dei 70mila un anno dopo: col Portogallo per risorgere

16.11.2018 | 23:47

È passato poco più di un anno da quella fatidica partita di Milano, una sfida che segnò la storica mancata qualificazione dell’Italia alla fase finale del Mondiale di Russia. Gli Azzurri si ripresentano nello stesso stadio, a San Siro, un anno dopo: stavolta non ci sarà la famigerata Svezia da battere, in panchina non ci sarà Ventura, ma la banda di Mancini dovrà vedersela con il Portogallo, incrocio cruciale per cercare di tenere vive le speranze di accesso alle Final Four di Nations League. La situazione, però, è piuttosto complicata, anche perché la qualificazione non dipende soltanto dal risultato dell’Italia. La classifica al momento dice che il Portogallo è primo in classifica a quota 6 punti, con gli Azzurri secondi a 4. La squadra di Mancini ha solo un’ultima partita da giocare dopo la vittoria ottenuta con la Polonia, mentre quella di Fernando Santos altre due. Ecco perché, per ottenere il primato, bisogna battere i lusitani – ancora privi di CR7 – e sperare poi che la Polonia faccia altrettanto nell’ultima partita del mini-girone. Se Portogallo e Polonia dovessero pareggiare, all’Italia servirà una vittoria con almeno due gol di scarto nella partita di domani, considerato che in quel caso conterebbe la differenza reti. Per l’occasione, San Siro sarà addobbato a festa: oltre 70mila i biglietti venduti, una spinta in più per l’Italia chiamata alla vittoria che manca in casa da ben 14 mesi. Dal 5 settembre 2017, a Reggio Emilia, contro Isreale. Un ulteriore incentivo per riscattare la delusione Svezia e risorgere, una volta per tutte.

 

Foto: Twitter ufficiale Vivo Azzurro