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L’indiscrezione: Ansaldi, i depistaggi e il ruolo di Zanetti

22.06.2016 | 16:51

Ansaldi, solo Inter. Vicinissimo alla Lazio? No. Sorpasso Fiorentina? Escluso. Nella lista della Roma? Sì, soltanto nella lista. Addirittura in orbita Juve? Ma no, acquazzone. Ansaldi aveva scelto: la ricostruzione che abbiamo fatto nelle ultime settimane ha avuto un passaggio chiave lo scorso 13 giugno quando titolammo “Ansaldi, sì all’Inter”, raccontando il ruolo decisivo che aveva avuto Zanetti. Da argentino ad argentino, con il carisma che solo Javier può avere: aveva strappato il sì dell’esterno, reduce da un gran campionato con il Genoa, e non bisognava fare altro che aspettare Preziosi. Soprattutto che finisse il gioco al rialzo, valutazione otto milioni. Ieri vi abbiamo raccontato l’incontro per Zabaleta, aggiungendo che Ansaldi era stato bloccato. E che in fondo era un modo per costringere Preziosi a scendere dagli otto ai sei milioni di valutazione. Laxalt e tre milioni, ci siamo. Ansaldi convocato per le visite, l’impennata che l’Inter aveva congegnato. E che Zanetti aveva preparato almeno dieci giorni fa: i conti tornano…

Foto: genoacfc.it