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L’inchiesta: #8 Steve Leo Beleck

16.09.2012 | 20:33

Con Ross Barkley, ieri, i migliori 100 giovani talenti under ’93 ci hanno accompagnato a conoscere il campionato della Championship e, proprio nella seconda lega inglese, nella squadra più italiana della lega, è approdato il numero #8 della nostra lista.

 

 # NOME ANNO
     
7 Ross Barkley 1993
8 Steve Leo Beleck 1993
9 Matteo Bianchetti 1993

 

Il Watford, infatti, da quest’estate ha cambiato proprietà. A Vicarage Road è arrivata la mano lunga della famiglia Pozzo che, dopo Udinese e Granada, si è assicurata per circa 25 milioni di Euro anche la proprietà del club inglese che milita in Championship. Dal 29 giugno a oggi, ovviamente, si sono moltiplicati gli scambi di giocatori fra i tre club della proprietà e Steve Leo Beleck è solo uno dei tanti giocatori passati in prestito dall’Udinese agli Hornets.

Steve Leo Beleck A’Beka, nato il 21 febbraio 1993 a Yaoundé in Camerun, ma con passaporto francese, è un figlio d’arte che fin da piccolo si avvicina al calcio che conta. Il padre Thomas Libiih, infatti, è stato un centrocampista importante per la nazionale camerunese con cui ha partecipato ai mondiali di Italia ’90 e USA ’94, diventando, una volta appesi gli scarpini al chiodo, un allenatore conosciuto soprattutto in patria. Libiih cresce Steve da attaccante puro e, grazie alla sua straordinaria prestanza fisica, gli permette di spiccare il volo verso l’Europa non appena diciassettenne.

Nell’estate del 2009, infatti, Leo Beleck approda nelle fila del Panthrakikos, club greco militante nella Super Liga e, da subito, viene lanciato in prima squadra con cui colleziona 13 presenze andando a segno in 5 occasioni. Il talento c’è tutto e su di lui si scatenano gli osservatori di mezza Europa. A spuntarla è l’Udinese che, da attenta osservatrice di giovani prospetti si aggiudica le sue prestazioni nel luglio 2010. L’esperienza con il club friulano, tuttavia, non è delle migliori. La classe grezza non sboccia come previsto e la prima squadra per lui resta soltanto un miraggio. Si aggrega alla primavera bianconera con cui realizza 7 gol in 13 partite, ma, per lui nel 2011 arriva il ritorno nella Super Liga greca.

Il passaggio in prestito all’AEK Atene si rivela una manna dal cielo per Leo Beleck. 25 presenze e 5 gol in campionato, in aggiunta alle 7 presenze in Europa League, accrescono il bagaglio di esperienza a livello internazionale dell’attaccante che i Pozzo non vogliono più lasciarsi scappare. Chiuso al suo ritorno all’Udinese dal suo ex compagno di primavera Luis Muriel, viene girato in prestito al Watford in cui, al momento deve riuscire a convincere Gianfranco Zola a fornirgli i galloni da titolare.

Fisicamente importante, dall’alto del suo metro e 88 accompagnato da 89 kg di muscoli, Leo Beleck è la tipica prima punta d’area. Le origini africane gli concedono di abbinare a un’ottima copertura della sfera una grande rapidità nello stretto. Attacca la profondità con costanza e fa della progressione una delle sue armi principali. E’ un destro naturale ma, nel corso degli anni, è andato in gol anche con il mancino. La costanza di rendimento è il suo tallone d’Achille, spesso i suoi movimenti risultano confusionari e poco utili alla squadra, ma, agli ordini di un maestro della fase offensiva come Zola, Leo Beleck potrà completare al 100% il suo processo di maturazione. Per la gioia di Giampaolo Pozzo, l’ennesima di un grande progetto internazionale.