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L’inchiesta: #6 Zakaria Bakkali

14.09.2012 | 20:14

La nostra inchiesta sui migliori 100 giovani talenti under ’93 del panorama calciastico mondiale ci ha portato a porre l’attenzione sui più disparati campionati mondiali. Campionati ricchi di futuri campioni, ma mai come quello in cui milita il #6 della nostra lista, che ci porta a considerare una delle zone più floride dell’ intera Europa.

 

# NOME ANNO
     
5 Jean Christophe Bahebeck 1993
6 Zakaria Bakkali 1996
7 Ross Barkley 1993

 

Stiamo parlando della zona dei territori fiamminghi, divisi fra Belgio e Olanda che, soprattutto negli anni ’90 hanno vissuto il loro periodo di massimo splendore. Zakaria Bakkali è soltanto l’ultimo esempio di come la scuola belga non sia ancora tramontata, nonostante i risultati sportivi non eccelsi delle squadre di punta nazionali.

Nato a Liegi il 26 gennaio 1996, Bakkali è il giocatore più giovane inserito finora nella nostra lista ma, nonostante la giovanissima età, può essere considerato con certezza uno dei migliori prospetti della sua annata. Ogni anno, nel corso dell’estate, la Nike organizza il più importante torneo giovanile per calciatori under 15 (la Manchester United Premier Cup a cui, quest’anno, hanno partecipato i giovanissimi dell’Inter per l’Italia) e, nell’edizione 2011, Bakkali è stato nominato come miglior talento della competizione.

Il calcio mondiale si sta evolvendo, soprattutto per quello che riguarda la fisicità degli attaccanti. La prima punta tipica, con fisico da corazziere e grandi doti atletiche, sta pian piano lasciando il posto a piccoletti indemoniati dotati di una tecnica sopraffina e, soprattutto una grande capacità di sacrificio e di corsa palla al piede. Zakaria Bakkali, 165 cm per 64 kg è il prototipo della seconda punta moderna che fa del movimento e dell’astuzia le sue armi più letali. La facilità di calcio e le doti di leadership lo pongono già un gradino sopra i suoi compagni pari età che, spesso e volentieri, si affidano alle sue giocate nei momenti di maggiore tensione.

La predisposizione alla duttilità offensiva (Bakkali ricopre tranquillamente tutti i ruoli dell’attacco muovendosi con abilità in tutta la trequarti offensiva) è un marchio di fabbrica del calcio belga-olandese. Zakaria, infatti, muove i primi passi nel mondo del pallone nel florido vivaio dello Standard Liegi salvo poi trasferirsi, nel 2008, in Olanda nelle giovanili del PSV di Eindhoven. Il calcio giovanile olandese è florido di attaccanti e trequartisti offensivi, ma, tuttavia Bakkali non risente della competizione mettendosi in luce per le grandi doti finalizzative con entrambi i piedi.

Il PSV, per allontanare l’interesse di club internazionali come il Manchester City di Roberto Mancini, che si era già avvicinato al ragazzo nel corso dell’estate, ha fatto firmare a Bakkali un contratto che lo legherà al club di Eindhoven fino al 2015. Stessa sorte non potrà essere riservata alla nazionale belga per cui Zakaria ha giocato nelle selezioni under 15 e under 16. Sì, perché Bakkali è il classico figlio del nuovo mondo, nato in terra belga da genitori marocchini emigrati in gioventù, e potrà scegliere, fino al momento della prima convocazione, per quale nazionale giocare.

I paragoni, manco a dirlo si sprecano. Da Messi a Villa, passando per Pato, Bakkali è stato accostato a numerosi talenti del calcio mondiale. Personalmente ricorda molto Sebastian Giovinco per la facilità con cui arriva al tiro da ogni posizione possibile, ma questi accostamenti, come sapete, lasciano il tempo che trovano. Se si confermerà ai livelli mostrati finora nel campionato primavera, e se saprà rimanere concentrato sul suo futuro calcistico il nuovo fenomeno del calcio olandese sarà semplicemente Zakaria Bakkali.