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L’HELLAS VERONA SI GODE DI CARMINE: BOMBER RITROVATO E QUALITA’ DA NUMERO 10

08.12.2019 | 14:35

Nell’Italia dei giovani talenti che cresce sotto l’ala protettiva di Roberto Mancini c’è spazio per raccontare le gesta di un calciatore che, dopo tanta gavetta, ha conquistato con merito il palcoscenico della Serie A. Samuel Di Carmine, attaccante dell’Hellas Verona, colpisce ancora dopo il gol vittoria realizzato due weekend fa contro la Fiorentina. Una doppietta inutile ai fini del risultato (gli scaligeri sono usciti sconfitti per 3 a 2 a Bergamo con l’Atalanta), ma pur sempre la prima nel massimo campionato. La squadra di Juric, elogiata per gli straordinari numeri difensivi di inizio stagione, comincia ad ingranare anche in fase offensiva, nonostante un Pazzini ancora non in perfetta condizione. Un quarto delle reti realizzate dai gialloblù portano la firma di Di Carmine, bomber d’area di rigore con i piedi da trequartista.

Di Carmine nasce a Firenze il 29 settembre del 1988. All’età di 16 anni viene notato e tesserato dalla Fiorentina che lo inserisce immediatamente nel proprio vivaio. Dopo due stagioni nel settore giovanile, nel 2006 e a 18 anni, arriva anche il giorno del debutto in Serie A durante la sfida vinta in trasferta per 1-0 in casa del Torino. L’8 novembre del 2007 esordisce in Coppa UEFA, durante l’incontro con l’Elfsborg, entrando in campo all’82’ minuto di gioco e segnando nel finale anche il gol del definitivo 6-1. E’ la Viola di Luca Toni, Adrian Mutu ed Osvaldo, di spazio in avanti ce ne è poco per un giovane, seppur di buone speranze. Samuel inizia così il suo giro per l’Europa, che lo arricchisce tecnicamente e tatticamente. Prima il passaggio al Queens Park Rangers, in Championship (27 presenze, 2 gol), poi il rientro in Italia, al Gallipoli, squadra promossa in cadetteria per la prima volta nella sua storia (34 gettoni, 2 reti). Numeri che purtroppo non confortano la Fiorentina a ritesserarlo. Il club decide di cedere Di Carmine ancora in Serie B, ma al Frosinone. Poi la svolta. Samuel si trasferisce al Cittadella e lì trova l’ambiente ideale per affermarsi. Il campionato cadetto sembra il palcoscenico ideale per le sue qualità. Dopo i numeri collezionati con i veneti (14 gol), il giocatore si ripete anche con le maglie di Juve Stabia (20), Virtus Entella e Perugia. In due stagioni sono 38 le marcature personali siglate, numeri che attirano le attenzioni dell’Hellas Verona che, nell’estate del 2018, lo acquista in prestito con obbligo di riscatto.

Samuel Di Carmine si adatta subito alle richieste di mister Juric. Il 3-4-1-2 del tecnico esalta le sue qualità, e i risultati non tardano a manifestarsi. Dopo 15 giornate di campionato, l’attaccante ha collezionato 8 presenze e 3 gol. Un paio di infortuni (stiramento alla coscia prima, un colpo alla testa dopo) lo hanno costretto a saltare le prime partite di campionato. Negli ultimi tre match, però, Samuel si è ripreso il suo posto in attacco. Al suo fianco mister Juric alterna Zaccagni o Salcedo, ma i risultati non cambiano. 3 reti in tre partite, contro avversari che ai nastri di partenza erano partiti con l’obiettivo di conquistare posizioni europee. La prima rete realizzata a Bergamo ha causato alcune polemiche, per via della presenza di due palloni in campo all’avvio dell’azione. Tutto regolare, però, per l’arbitro, che non ha strozzato in gola la gioia dei tifosi scaligeri ormai pronti a celebrare un nuovo idolo. Un rapace d’area di rigore, un numero 9 con la 10 sulle spalle. Nella favola Hellas Verona il ruolo di protagonista sembra avere già un legittimo proprietario.

Foto: Twitter Hellas Verona