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L’assalto a Fort Sarri organizzato da quelli del… giorno dopo

04.10.2016 | 00:28

Possiamo anche essere d’accordo sul fatto che Maurizio Sarri avrebbe potuto evitare di considerare il campionato chiuso, stabilendo che la Juve lo ha già vinto. Con tante partite da giocare deporre le armi in anticipo non è una bella cosa, ma nello stesso tempo siamo convinti che Sarri dica una cosa in pubblico e un’altra in privato ai calciatori del Napoli. Tra l’altro aveva rilasciato le stesse dichiarazioni anche dopo una vittoria, ma in quel caso nessuno aveva avuto la forza di segnalarlo. Come mai? E comunque è un ritornello di moda in tutta Italia, da anni: Juve più forte, Juve padrona, Juve insaziabile. La cosa che stride, non poco, è rappresentata dai tiratori scelti del… giorno dopo, quelli che aspettano una sconfitta per dedicarsi al catastrofismo. Siamo in un Paese dove prevale l’invidia, Sarri che si è fatto da solo a qualcuno non sta bene. E allora ne parlano tutti: direttore sportivi che hanno fallito ovunque negli ultimi anni; consulenti di mercato che il lunedì sono ospiti fissi a Napoli; opinionisti in odore di pensione oppure oltre, senza dimenticare qualche ultimo arrivato che spara da Milano e zone collegate. Hanno accusato Sarri di non fare turnover anche quando lo ha fatto, hanno protetto allenatori (un nome? Mancini) anche quando per 18 mesi si è capito zero dell’Inter. Ora dopo una partita andata male e con errori, ecco l’assalto a Fort Sarri. Una specialità talmente di moda che non sappiamo se ridere o piangere.

Foto: Sito Ufficiale Napoli