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Kulusevski, uno da Juve. I numeri da fenomeno di un talento predestinato

30.12.2019 | 23:35

L’operazione Kulusevski-Juve verrà sistemata definitivamente nei prossimi giorni, come già raccontato. Ricordiamo le cifre: 35 milioni più 10 di bonus, accordo totale con l’Atalanta e con il gioiello svedese (pronto un contratto quinquennale da circa 2 milioni a stagione). Andiamo a scoprire chi è il gioiello che ha stregato il club bianconero (e non solo).

Classe 2000, nato a Stoccolma da genitori di origini macedoni, Dejan Kulusevski si appassiona fin da bambino al mondo del calcio, anche grazie a sua sorella maggiore. Entra subito a far parte del settore giovanile del Brommapojkarma, una delle più importanti società a livello giovanile di tutta la Svezia. Prima difensore, ora centrocampista offensivo, ma sempre con il gol nel dna: due anni fa siglò ben 17 reti con l’Under 17 dell’Atalanta perdendo in finale contro l’Inter. La Dea lo ha acquistato nel 2016 dopo averlo scoperto durante un torneo estivo, convincendolo a firmare. A Zingonia è cresciuto rapidamente, migliorando giorno dopo giorno e diventando prima un elemento chiave della Primavera nerazzurra e poi ritagliandosi un spazio anche alla corte di Gasperini. In estate bisognava capire se tenerlo in rosa come alternativa ai veterani, oppure mandarlo in prestito per la prima vera annata tra i professionisti. Tra le potenziali opzioni è stato il Parma a muoversi in largo anticipo bruciando la concorrenza, ovviamente prestito secco in quanto la Dea non ne voleva assolutamente sapere di perdere il controllo sul cartellino di un possibile crack di mercato, l’ennesimo diamante emerso dal suo florido settore giovanile.

Niente serie C, niente serie B, subito serie A per un diciannovenne alla prima stagione tra i “grandi”, un impatto semplicemente devastante, con molta probabilità ben al di là di ogni più rosea aspettativa. Non è servito un periodo di ambientamento per adattarsi al massimo palcoscenico, il tuttofare di origini macedoni si è imposto alla prima occasione per personalità, fisicità, concentrazione, affidabilità e bagaglio tecnico, diventando immediatamente un punto di riferimento imprescindibile nell’undici di Roberto D’Aversa. Un autentico jolly, uno di quegli elementi sempre più rari capaci di far cambiare ritmo al match, compiere alcuni strappi destinati a far saltare gli equilibri avversari, con la qualità di non fornire punti di riferimento, abile a far male in diverse situazioni, in primis da fuori, inserendosi senza palla e sul gioco aereo. E i numeri da fenomeno non fanno altro che certificare le qualità da predestinato: 4 gol e 7 assist nelle 17 presenze collezionate in Serie A in questa stagione. La Juve adesso definirà con l‘Atalanta gli ultimi dettagli: è sempre stata su Kulusevski, ma ha agito nell’ombra con la consapevolezza di poter garantire alla Dea ciò che, per ovvi motivi, l’Inter non può mettere sul piatto da subito. E la sponda del diretto interessato, alla fine, ha fatto differenza.

Foto: Twitter ufficiale Parma