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Juventus, il CdA risponde alla Procura: “Gli ultimi atti irrilevanti”

24.03.2023 | 21:20

Il Consiglio di Amministrazione della Juventus ha approvato oggi la semestrale e nel comunicato inviato agli azionisti viene fatto il punto anche sull’inchiesta Prisma della Procura della Repubblica di Torino. In particolare viene posto l’accento sugli ultimi sviluppi. Di seguito il comunicato:

“In data 26 novembre 2021 e 1° dicembre 2021, sono stati notificati alla Società decreti di perquisizione e sequestro e in tali date la Società ha avuto notizia dell’esistenza di un’indagine da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino (la “Procura”), nei confronti della Società stessa nonché di alcuni suoi esponenti attuali e passati, in merito alla voce “Proventi da gestione diritti calciatori” iscritta nei bilanci al 30 giugno 2019, 2020 e 2021 per i reati di cui all’art. 2622 cod. civ. e all’art. 8 del D.Lgs. n. 74/2000 e, per quanto attiene alla Società, per l’illecito previsto dagli artt. 5 e 25-ter del D.Lgs. n. 231/2001. Nel contesto della medesima indagine, il 23 marzo 2022 è stata notificata da parte della Procura alla Società una richiesta di consegna di documenti concernente il pagamento degli stipendi ai calciatori nelle stagioni sportive 2019/2020, 2020/2021e 2021/2022.

In data 24 ottobre 2022, la Procura ha notificato alla Società – nonché ad alcuni suoi esponenti attuali e passati – l’avviso di conclusione delle indagini preliminari (l’“Avviso”) nell’ambito del sopra indicato procedimento penale. Dall’Avviso si evince che l’Autorità Giudiziaria di Torino ha ipotizzato nei confronti delle persone fisiche i reati di cui agli artt. 2622 cod. civ., 185 del D.Lgs. n. 58/1998 (il “TUF”), 2 del D.Lgs. 74/2000 e 2638 cod. civ., mentre la Società risultava indagata per gli illeciti di cui agli artt. 5, 25-ter, 25-sexies e 25-quinquesdecies del D.Lgs. 231/2001. I fatti oggetto dell’Avviso attengono ai bilanci al 30 giugno 2019, 2020 e 2021 e sono relativi ad operazioni impropriamente dette di “scambio” di diritti alle prestazioni sportive di calciatori e ad accordi di riduzione ed integrazione dei compensi di personale tesserato conclusi negli esercizi 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022. La Società ha provveduto a prendere visione e ad estrarre copia degli atti di indagine ai fini dell’esercizio dei propri diritti di difesa.

In data 20 novembre 2022, nel contesto delle informazioni rese al pubblico per il tramite del secondo comunicato stampa ai sensi dell’art. 154-ter TUF, descritto nel successivo paragrafo, la Società, al fine di fornire al mercato la più ampia informativa possibile, ha provveduto a fornire, nell’Appendice al suddetto comunicato, nei limiti della doverosa tutela dei diritti alla riservatezza dei soggetti indagati e di soggetti terzi, ulteriori elementi informativi relativi al sopra richiamato Avviso, con particolare riferimento alle risultanze quantitative degli effetti bilancistici derivanti dal contenuto dei capi d’incolpazione provvisoria.

I Pubblici Ministeri di Torino, in data 30 novembre 2022, hanno formulato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti della Juventus F.C. S.p.A. e di alcuni suoi esponenti attuali e passati, per le medesime accuse già descritte nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari. In data 16 gennaio 2023 il Giudice dell’Udienza Preliminare presso il Tribunale di Torino, Dott. M. Picco, ha notificato alla Società la fissazione dell’udienza preliminare per il 27 marzo 2023.

Juventus rammenta che nei confronti di alcuni dirigenti presenti e passati della Società è stata altresì elevata la contestazione per il presunto reato di dichiarazione fiscale fraudolenta, ai sensi dell’art. 2 del D.lgs. n. 74/2000, asseritamente commesso utilizzando fatture emesse da agenti sportivi e riferite in tutto e/o in parte ad operazioni inesistenti. In relazione a tale presunto reato la Società risulta imputata quale ente ai sensi dell’art. 25-quinquesdecies del D.Lgs. 231/2001. In data 21 dicembre 2022 si è celebrata l’udienza in camera di consiglio in relazione all’appello presentato dai Pubblici Ministeri avverso l’ordinanza di rigetto della richiesta di sequestro preventivo nei confronti di Juventus di € 437 migliaia, quale asserito profitto dei reati tributari sopra richiamati. Tuttavia, in data 12 dicembre 2022, i Pubblici Ministeri hanno dichiarato di rinunciare al medesimo appello e, conseguentemente, in sede di udienza cautelare, il Tribunale del riesame ha dichiarato, in data 21 dicembre 2022, l’inammissibilità dell’impugnazione.

In data 19 dicembre 2022, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha notificato alla Società una “Richiesta di consegna” di vari documenti, tra cui schede contabili relative alla movimentazione e al saldo di alcune voci dello stato patrimoniale e del conto economico, verbali del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e del Comitato “Leadership Team”, documenti relativi a emolumenti/compensi/indennità corrisposti ad alcuni tesserati o ex tesserati, e altra documentazione ritenuta di rilievo. La Società ha provveduto a fornire immediatamente copia di tutta la documentazione nell’immediatezza disponibile, per poi completare nelle settimane successive la consegna alla P.G. della documentazione richiesta.

In data 27 febbraio e in data 21 marzo 2023, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha effettuato il deposito di ulteriori atti di indagine relativi al procedimento penale che interessa la Società. La Società ha provveduto ad analizzare tale documentazione con il supporto dei propri consulenti legali e contabili, anche al fine di verificare la presenza di documenti idonei a determinare, anche solo potenzialmente, effetti contabili sulla situazione economico- patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2022 e/o sui dati comparativi del periodo precedente. Nell’ambito di tale documentazione, sono stati oggetto di specifica attenzione alcuni “promemoria” o “memorandum”, risalenti agli anni 2018, 2019 e 2020, attinenti a possibili operazioni di calciomercato con alcuni altri club.

I consulenti, a esito delle proprie analisi su tali documenti, ne hanno accertato la radicale irrilevanza ed inesistenza sotto il profilo giuridico, sia per l’ordinamento sportivo che per quello statuale. Pertanto, sotto il profilo contabile, i suddetti documenti non rappresentano “contratti” ai sensi del principio contabile IFRS 15, poiché il principio citato attribuisce rilevanza contabile esclusivamente a quegli accordi che sono idonei a generare diritti e obbligazioni esigibili tra le parti (“enforceable rights and obligations”). Di conseguenza, la Società non ha ritenuto sussistenti i presupposti in forza dei quali modificare, se del caso, la rilevazione e/o la competenza dei ricavi o dei costi eventualmente correlabili alle operazioni ipotizzate nei documenti in oggetto.

A esito della ricognizione sui nuovi atti d’indagine effettuata dalla Società e dai suoi consulenti, sono stati individuati documenti riferibili a quattro operazioni che, qualora ipoteticamente validi ed efficaci, sarebbero stati potenzialmente idonei a determinare effetti contabili sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2022 e/o sui dati comparativi del periodo precedente. Ferma la propria valutazione di irrilevanza e inidoneità di tali documenti a determinare alcun effetto giuridicamente rilevante e, quindi, contabile, nelle note illustrative della Relazione Semestrale Consolidata, Juventus fornirà, volontariamente e in ottica di massima ampiezza e trasparenza dell’informativa, una rappresentazione dei potenziali effetti contabili che tali documenti avrebbero potuto teoricamente determinare sulle situazioni economico-patrimoniali e finanziarie del primo semestre del corrente esercizio e di quello precedente, laddove gli stessi fossero stati ritenuti suscettibili di generare diritti e obbligazioni esigibili tra le parti e quindi essere qualificati come “contratti” ai sensi dell’IFRS 15″.

Foto: Twitter Juventus