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Juve Campione: ecco le tappe cruciali del 7° scudetto consecutivo

13.05.2018 | 23:55

La Juventus celebra un’altra, l’ennesima, annata vincente della sua gloriosa storia. In Italia, ormai è evidentissimo, non c’è partita: la Vecchia Signora domina in maniera incontrastata su tutti. A dirlo sono i numeri e i trofei alzati al cielo nel corso degli anni. Oggi arriva il combattutissimo e sudatissimo 34° scudetto che, mai come quest’anno, è stato voluto a tutti i costi dalla truppa di Massimiliano Allegri. Si tratta del settimo tricolore consecutivo, accompagnato dal quarto Doblete: un ulteriore record che attesta la grandezza di questa Juve. Ma andiamo per ordine e ripercorriamo tutte le tappe cruciali dei bianconeri in questa stagione.

La regular season 2017-2018 si apre con una tremenda delusione: è il 13 agosto e la Juventus cade in finale di Supercoppa al cospetto della Lazio per 2-3, la doppietta di Dybala in rimonta illude, risponde soltanto momentaneamente a quella di Immobile e al minuto 93 arriva la beffa firmata da Murgia. Un ko cocente e inaspettato che fa calare diverse ombre e che desta non pochi dubbi su quello potrebbe essere il cammino dei bianconeri. In realtà si tratterà soltanto di un incidente di percorso e Buffon e compagni, nonostante le critiche, si rialzeranno come al solito. Il campionato comincia nella maniera giusta, ma in Europa c’è da registrare il pesante tonfo del Camp Nou contro il Barcellona. Un 3-0 che rimette nuovamente in discussione i progetti e le ambizioni, in particolar modo dopo il secondo insuccesso contro la Lazio di Simone Inzaghi per 1-2 allo Stadium. Tutto ciò viene spazzato via poco dopo dai risultati ottenuti sul campo, tra cui lo 0-1 del San Paolo contro il Napoli, e dalla qualificazione agli ottavi di Champions.

A quel punto la Juve diventa e ritorna ad essere inarrestabile: una serie di successi consente alla formazione di Allegri di riportarsi a ridosso del primo posto e di tenere il passo del Napoli che, nel frattempo, corre senza mostrare segni di stanchezza. Nel mezzo l’unica nota stonata è il passaggio a vuoto di Genova contro la Sampdoria (3-2 il finale a Marassi), ma la gara della vera e propria svolta è certamente quella dell’Olimpico proprio contro la Lazio datata 3 marzo 2018: una sfida ormai destinata al pareggio e allo 0-0, ma al 93′ Paulo Dybala trova il guizzo vincente e sigla il gol che spacca la partita e molto probabilmente, ripensandoci bene, anche l’intero campionato. Un colpo di coda che ridà grandi motivazioni all’intero ambiente e non a caso la Juve compie un’altra grande impresa in quel di Wembley eliminando il Tottenham e ribaltando il 2-2 dell’andata. Successo tutto in HD, la coppia argentina che torna a trascinare i campioni d’Italia in carica. Higuain e Dybala, tanto criticati quanto determinanti nelle partite che contano. I risultati utili consecutivi, considerando tutte le competizioni, diventano ben 25 e all’orizzonte c’è la sfida con il Real Madrid valida per i quarti di finale di Champions.

Al primo appuntamento con i Blancos la Juve si fa trovare a dir poco impreparata e il risultato è un roboante 0-3 con la doppia firma in calce di Cristiano Ronaldo, capace di strappare applausi all’intero pubblico dello Stadium con una magica rovesciata. Se per molti la corsa in Champions si può ritenere conclusa, per Allegri e i suoi non è affatto così: al Santiago Bernabeu due volte Mandzukic e Matuidi rimettono tutto in discussione, il Real è con le spalle al muro e i supplementari sembrano inevitabili. A interrompere i sogni del popolo bianconero, però, è un calcio di rigore assegnato dal chiacchieratissimo fischietto inglese, Michael Olivera pochi secondi dal termine. Buffon viene mandato sotto la doccia con un rosso diretto per le veementi proteste, il solito CR7 non sbaglia e scaccia via la paura in casa Merengues. Finisce 1-3, un boccone davvero troppo amaro da mandare giù, ma la vecchia guardia reagisce ancora e focalizza le forze unicamente sul campionato.

Nella parte cruciale della stagione la Juve prima vince con la Samp, poi inciampa a Crotone e infine, a Torino, cade incredibilmente nello scontro diretto con il Napoli di Maurizio Sarri. Ad alzare la voce è Kalidou Koulibaly al 90′, una doccia fredda che riapre il torneo, portando gli azzurri a meno 1, e che lascia presagire a un finale di campionato da vero e autentico film thriller. Tuttavia, basterà attendere semplicemente una settimana perché, dal possibile crollo contro un’Inter affamata di punti per la qualificazione in Champions League, la squadra di Allegri passa al momento di gloria più assoluto sbancando San Siro e aggiudicandosi il derby d’Italia con una rimonta ricca di emozioni e immancabili polemiche. Un 2-3 griffato nel finale dal Pipita Higuain, l’uomo della provvidenza. Il Napoli, dopo aver osservato i rivali da lontano, accusa un fortissimo contraccolpo psicologico e a Firenze ne prende addirittura tre, tutte dal Cholito Giovanni Simeone. Uno snodo a dir poco fondamentale che consegna una grossa fetta di scudetto ai bianconeri.

Così giungiamo al presente e alla trentaseiesima giornata che ha visto la Juve battere il Bologna in casa e il Napoli pareggiare per 2-2 contro il Torino al San Paolo. Allegri vola a più 6 su Sarri e, per il settimo scudetto di fila, è ormai soltanto questione di tempo. I bianconeri, contro la Roma, non falliscono l’appuntamento e puntualmente possono far partire la festa. Proprio all’Olimpico, dove pochi giorni fa la Vecchia Signora ha asfaltato il Milan alzando la sua tredicesima Coppa Italia. I tifosi urlano ancora di gioia: per il quarto Double di fila, per l’ennesima stagione da incorniciare conclusa in maniera trionfale.

Luigi D’Ambrosio

Foto: Juventus Twitter