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Junior Messias: “I dribbling? Una cosa innata e naturale. Con più cattiveria e attenzione ci salveremo”

19.01.2021 | 09:45

Junior Messias si è raccontato in una intervista presente nel La Gazzetta dello Sport di oggi tra i suoi dribbling , il suo vecchio lavoro da fattorino prima di diventare un calciatore professionista e l’obiettivo salvezza con il Crotone.

Sui dribbling: “A volte mi chiedo io stesso da dove provengano le mie finte. Credo sia una cosa innata e naturale. Quel movimento del corpo per spiazzare l’avversario ce l’ho dentro di me. Mi viene naturale. Il dribbling l’ho imparato per strada, in Brasile. Io non ho fatto il settore giovanile in un club, mi divertivo con i miei amici dove capitava. Giocavamo liberi, ognuno faceva quello che voleva. E a me piaceva dribblare”.

Sul suo lavoro prima di diventare calciatore: “Il mio lavoro precedente da fattorino? Mi ha aiutato. Adesso vivo il calcio con impegno, passione, cuore. Nella vita niente è facile, devi sfruttare le opportunità̀ che ti vengono offerte. E i miei sacrifici sono stati ripagati. Ricordo con nostalgia Barriera di Milano, il quartiere periferico di Torino nel quale vivevo. È un posto multietnico, dove ho conosciuto persone di Paesi e culture diverse. Mi piaceva tanto vivere lì”.

Sulla salvezza con il Crotone: “Stiamo portando avanti le nostre idee, serve solo un po’ più̀ di cattiveria e attenzione. Con Stroppa ho un ottimo rapporto. Il gruppo è molto unito e credo che riusciremo a salvarci”.

 

 

Foto: Facebook Crotone