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Juan Jesus: “Mi ispiro a Juan e Aldair”

17.07.2016 | 15:58

Il suo DNA ha subito una mutazione: è diventato giallorosso. Juan Jesus suona la carica. Vuole riscattarsi. Promette di aiutare Spalletti. Insomma, il brasiliano risponde presente. Dal ritiro di Pinzolo, l’ex difensore nerazzurro è stato presentato oggi dal dg della Roma Mauro Baldissoni. Ecco le parole di Jesus, partendo dai suoi obbiettivi: “Devo ringraziare la Roma per avermi dato questa opportunità, devo dimostrare ogni giorno perché sono venuto. Devo aiutare a raggiungere gli obiettivi, il primo è passare il preliminare di Champions e poi fare bene in campionato”.

L’approccio con Spalletti: “Lui mi ha chiesto qual era il mio ruolo preferito, ho detto che sono un centrale sinistro, ma posso fare più ruoli possibili, l’importante è entrare in campo e fare bene”.

Spalletti e Mancini, le differenze. “Sicuramente la Roma è una squadra tosta, quando ci ho giocato abbiamo quasi sempre sofferto. I primi anni abbiamo perso molte volte, anche 3-0 a San Siro, la Roma è una grande squadra, tecnicamente fortissima, se stiamo insieme possiamo arrivare lontano”

Sul rapporto con Mancini: “Con Mancini ho avuto sempre un buon rapporto, il tecnico fa le sue scelte, non le giudico, lo ringrazio comunque per tutto quello che ha fatto per me”.
Sul ruolo, poi la nazionale “E’ stata la mia migliore stagione quella con Mazzarri, ho giocato 48 partite, la squadra ha lavorato bene. Non c’è un ruolo giusto per esprimere le mie qualità, ho sofferto un po’ il fatto che nell’Inter è un po’ difficile giocare, soprattutto a San Siro, ma ho fatto esperienza, mi aiuterà tantissimo. Devo fare il meglio per tornare in nazionale, ci penso”.

“Giocare nell’Inter è difficile, quando le cose non vanno bene purtroppo la gente vuole trovare un bersaglio e scoprire un colpevole. Ma credo che in generale la squadra non ha funzionato, e anche brutto dirlo, è una cosa dell’Inter. Qui ho nuovi obiettivi, anche personali, devo trovare cose nuove, fare le cose per bene, perché sicuramente sono contento, sto con nuovi ragazzi, ogni giorno imparo di più. Sono sicuro che farò bene”.

Sui suoi idolo: “Sono due centrali fantastici, Juan è sempre stato il mio idolo, ha sempre giocato in nazionale. Aldair l’ho visto poco, ero giovanissimo. Juan l’ho conosciuto, ci siamo parlati un po’ e spero di fare almeno il 70% di quanto hanno fatto loro”.

Foto: Roma Twitter