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Jorginho: “A 17 anni volevo smettere, ma i miei genitori me lo hanno vietato. Ho vissuto in un monastero”

17.04.2021 | 12:26

Adesso è la stella del Chelsea e della Nazionale italiana, ma in passato non è stata semplice, tanto che ha anche pensato di mollare tutto se non fosse stato per i suoi genitori. Jorginho si è raccontato in una intervista al DailyMail, spiegando di quanto sia stato complicato l’impatto con l’Italia e il mondo del calcio professionistico. Queste le sue parole, ad iniziare dall’arrivo al Verona, che gli trova un posto letto dentro ad un monastero:  “C’era un posto per i monaci e un altro per noi delle giovanili. Eravamo in sei in una stanza, ci siamo stati per un anno e mezzo, e ci pagavano 20 euro a settimana. I monaci ci trattavano benissimo, erano sempre molto rispettosi. Si prendevano cura di noi e il cibo era eccellente. Dovevamo rientrare alle 23, ho bei ricordi di quel periodo. Poi, quando mi hanno chiamato in prima squadra, ho conosciuto un altro giovane brasiliano, Rafael, che faceva il portiere. Mi ha chiesto cosa facessi, da quanto tempo ero lì e gli ho raccontato che vivevo con 20 euro a settimana. E lui mi ha detto che non era giusto che fossi così lontano dalla mia famiglia in quella situazione e con così pochi soldi”.

Una rivelazione che colpisce parecchio Jorginho, che si sente tradito dal mondo del pallone: “Per me, col calcio era finita. Ho chiamato mia madre piangendo e dicendo che volevo tornare a casa e volevo smettere di giocare. Le ho detto ‘mamma, tu e papà mi avete sempre detto che la vita del calciatore è complicata e che avrei conosciuto gente cattiva di cui non mi posso fidare. Io sono un bravo ragazzo, non voglio vivere in questo mondo. Volevo solo stare vicino ai miei amici perchè erano anni che ero lontano da casa e sentivo di non potermi fidare di nessuno. Ma lei mi ha detto: ‘Non torni a casa e se lo fai trovati un posto dove stare perchè a casa mia non ci entri. Ne hai passate così tante, hai mangiato lo stesso cibo per mesi e sei stato senza acqua calda e adesso vuoi smettere per i soldi? No. Ti stai allenando con la prima squadra e vuoi lasciare tutto? Non te lo permetterò’. Abbiamo parlato per un’ora e io piangevo, ma alla fine mi ha detto di no. Quindi grazie mamma e grazie papà”.

 

Foto: Twitter Chelsea