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Jolly: Andrea Nalini, una doppietta segno del destino

31.05.2017 | 18:30

Il calcio è lo sport più amato dagli italiani, da sempre, è risaputo. Purtroppo negli ultimi decenni la passione è stata seriamente messa in pericolo dal fattore business, grazie al quale in particolare le big della massima serie, peraltro grazie ad una squilibrata ripartizione dei diritti televisivi, si arricchiscono e si fanno andar bene il fatto che il tifoso sia diventato l’ultima ruota del carro.

In un contesto simile favole, avventure a lieto fine, realtà che fanno sognare, storie da raccontare diventano sempre più rare, costituiscono l’eccezione che conferma la regola. Quando ci troviamo dinanzi a casi caratterizzati dai puri valori dello sport, quelli autentici e genuini, la nostra emozione raggiunge livelli inimmaginabili, dato che l’apprezzato evento, purtroppo per noi appassionati e addetti ai lavori, non rientra più da tempo nell’ordinaria amministrazione.

La società Crotone, mister Nicola, il Ds Ursino, l’organico e la città calabrese hanno scritto una pagina indelebile di storia calcistica, raggiungendo una salvezza che fino all’inizio del girone di ritorno sembrava sinonimo di pura utopia. Il club ha sempre confermato la fiducia nei confronti del tecnico che ha lavorato con la consueta professionalità, ottenendo il 110% da un gruppo coeso e sempre convinto delle proprie chance salvezza. Il Ds Ursino, uno dei migliori in circolazione a livello nazionale, ha faticato non poco a costruire una rosa all’altezza, a causa dei continui rifiuti di elementi già bloccati, ma alla fine non convinti ad accettare una missione che soltanto sulla carta poteva sembrare proibitiva.

Ciò non ha impedito all’esperto Ds di scoprire giovani di talento, ricchi di motivazioni, con la giusta fame di ritagliarsi spazio nel calcio che conta dopo una lunga gavetta e un’infinità di sacrifici. Tra loro rientra con pieno diritto Andrea Nalini, prelevato la scorsa estate dalla Salernitana dopo aver conosciuto il campionato cadetto ed essere stato protagonista in Lega Pro. Ancora 27 anni da compiere, il calcio spesso vissuto come secondo lavoro quando bisognava portare i soldi in casa e la professione, prima saldatore poi magazziniere, aveva ovviamente la priorità sul grande sogno, una passione innata.

La testardaggine, la consapevolezza nei propri mezzi, la determinazione nel non arrendersi mai dinanzi agli innumerevoli ostacoli incontrati lungo il cammino, la voglia di toccare il cielo con un dito senza scorciatoie, senza aiuti, ma esclusivamente con qualità, sacrifici e costanza. Non è un caso se l’incredibile rimonta salvezza del Crotone si sia completata grazie ai primi due goal nella massima serie di Andrea Nalini, pare un segno del destino, non poteva esserci conclusione migliore.

Il ragazzo cresciuto nel Villafranca Veronese ha atteso il proprio momento con professionalità e spirito di gruppo, le sue caratteristiche non sono finite tra l’indifferenza generale, mister Nicola le ha apprezzate e l’ha progressivamente inserito nell’11 titolare. Dinamismo, tenacia, buona tecnica di base, invidiabile tempismo negli inserimenti senza palla, preziosa duttilità tattica che gli consente di rivelarsi fondamentale per gli equilibri della squadra sia da mezzala che da esterno offensivo, creando grattacapi alle difese avversarie senza mai far venire meno il lavoro sporco in copertura.

Il Crotone è una realtà che fa sognare. Un tassello del prezioso mosaico rossoblu porta il nome di Andrea Nalini, un ragazzo pronto a fornire un ulteriore contributo affinchè l’esperienza dei calabresi nella massima serie possa durare il più lungo possibile. Qualsiasi sia il verdetto del campo la piazza di Crotone aveva già ringraziato a prescindere il gruppo di mister Nicola, riconoscendo l’attaccamento alla maglia e la determinazione, da sempre insite anche nel dna del ragazzo nativo di Isola della Scala.

 

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net