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Jolly: Matias Vecino, il top pronto ad esplodere

26.04.2017 | 23:45

Fiorentina – Inter 5-4, una gara pazzesca nella quale si è messo prepotentemente in evidenza Matias Vecino. Ne ha fatta di strada dall’estate 2013, all’epoca del trasferimento dal Nacional alla Fiorentina. L’impatto con il calcio italiano non fu dei migliori, la scarsa considerazione durante la gestione Montella con l’esclusione dalla lista europea, il prestito al Cagliari in un’annata condizionata in negativo da un serio infortunio che ne ha rallentato la crescita.

 

A 23 anni la carriera pareva trovarsi dinanzi al primo bivio dall’enorme peso specifico, era fondamentale non sbagliare la scelta della squadra, essendo alla ricerca di una realtà tranquilla che puntasse senza condizionali sulle sue qualità, il desiderio di riscatto, la voglia di affermarsi nel calcio che conta. Dal primo giorno Empoli e l’Empoli si sono confermati il top in circolazione in Italia per poter raggiungere tali obiettivi. Alle dipendenze di Sarri l’uruguayano ha finalmente trovato continuità d’impiego e rendimento, mettendo in luce le caratteristiche del centrocampista completo.

 

A quel punto la Fiorentina non poteva non farlo rientrare alla base, anche attorno alle sue doti Paulo Sousa ha potuto costruire una formazione capace di divertire e far sognare in determinate occasioni all’interno di un biennio ricco però di illusioni e bruschi ritorni con i piedi per terra. Nonostante il rendimento del collettivo abbia pertanto vissuto di un continuo susseguirsi di alti e bassi, il centrocampista nativo di Canelones è riuscito ad alzare ulteriormente l’asticella del proprio rendimento, rivelandosi un elemento spesso e volentieri insostituibile nello scacchiere tattico del tecnico portoghese.

 

Interno di centrocampo in grado di fornire un rendimento all’altezza su entrambi i lati del reparto,  dinamica e talentuosa mezzala, trequartista aggiunto, elemento abile nel possesso palla e nell’aggredire gli spazi con insidiosi inserimenti, dotato di elevata tecnica che gli consente anche nello stretto di creare la tanto agognata superiorità numerica, un potenziale pericolo con le conclusioni da fuori, anche se in stagione prima della sfida di sabato sera non era riuscito a confermare la rinomata precisione dalla lunga distanza.

 

Dinanzi a tale bagaglio tecnico – tattico si sono rivelati inevitabili il rinnovo contrattuale fino al 2021 e le immancabili sirene di mercato che lo accostano a top club nostrani ed europei. I margini di miglioramento in prospettiva non mancano, potrà migliorare in termini di continuità, ulteriore spessore a livello d’esperienza internazionale e una fase realizzativa da trasformare da una qualità accessoria ad un autentico punto di forza. Nel frattempo i viola hanno steso un’imprevedibile Inter anche grazie ad una sua splendida doppietta, capace di rappresentare una possibile svolta nella carriera del classe ’91 e nel suo rapporto con la piazza fiorentina, sempre alla ricerca di leader con i quali poter mantenere intatte le rinomate ambizioni.

 

Attorno ad un elemento del calibro di Vecino, in grado di dettare i ritmi, garantire verticalizzazioni e alzare sensibilmente il tasso tecnico nel cuore del centrocampo, la Fiorentina è chiamata a programmare il futuro a breve termine, rendendosi conto che bisognerà fare i conti con gli interessamenti di numerosi club sempre più affascinati da profili con i requisiti tipici del centrocampista moderno. Firenze può essere la piazza ideale per crescere insieme come dimostrato dall’ultimo rinnovo contrattuale, ma i sostenitori viola attendono con ansia di conoscere i prossimi piani del club e di conseguenza il destino dei suoi pezzi pregiati.

 

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net