Ultimo aggiornamento: giovedi' 18 aprile 2024 12:00

Jolly: Filip Djuricic, l’asso nella manica

08.02.2017 | 23:57

Ha da poco compiuto 25 anni, ma può già vantare un bagaglio d’esperienza non da poco, avendo già militato in numerosi campionati europei. Dopo l’esplosione nella fila dell’Heerenveen, Filip Djuricic non è però finora riuscito ad incidere come invece il suo talento gli avrebbe consentito.

Benfica, Magonza, Southampton, Anderlecht, complessivamente poche presenze, chance non sfruttate a dovere, talvolta allenatori non dimostratisi abili nello sfruttare al meglio le sue caratteristiche, in altre circostanze difficoltà d’ambientamento, o semplicemente un rendimento al di sotto delle attese. In estate è arrivata la chiamata della Sampdoria per l’ennesima opportunità in prestito in uno dei massimi campionati europei. Sulla carta in blucerchiato avrebbe dovuto agire da trequartista, ma il rinnovo di Ricky Alvarez e soprattutto gli arrivi di Fernandes e Praet ne hanno fortemente ridotto il minutaggio, restando quasi un oggetto misterioso nei primi mesi in stagione.

Anche dinanzi alle difficoltà incontrate dalla formazione blucerchiata precedenti al successo nel derby d’andata, sono iniziate ad arrivare le prime presenze seppure a gara in corso, fornendo un rendimento altalenante. Del resto non risulta semplice riuscire in pochi giri d’orologio a lasciare il segno e a modificare le momentanee gerarchie della guida tecnica. Quando il centrocampista serbo è spesso diventato un titolare aggiunto, venendo scelto come uno dei più frequenti subentrati, è scoccata l’ora del mercato di gennaio. L’asse Sampdoria – Benfica è tornato di forte attualità, con Pedro Pereira desideroso di ritornare a casa e il club blucerchiato disposto a chiudere l’operazione in cambio dell’intero cartellino del centrocampista e un conguaglio di 2 milioni di euro. L’operazione è risultata più complessa del previsto, non soltanto per l’emergenza della Sampdoria sugli esterni bassi, ma anche per le perplessità dell’ex Heerenveen di restare in un club nel quale non si stava ritagliando lo spazio desiderato.

Per la felicità personale ed economica delle parti interessate l’affare ha trovato la fumata bianca e fin da subito i blucerchiati hanno iniziato ad incassare i buoni frutti dell’operazione. Dopo aver sprecato un’occasionissima per chiudere in anticipo la pratica Roma, Filip Djuricic, gettato nella mischia a San Siro ad inizio ripresa, ha letteralmente spaccato la gara. Oltre a svolgere un fondamentale lavoro sporco in termini di contrasti e raddoppi di marcatura a sostegno di Regini, il tuttofare serbo si è rivelato l’autentico valore aggiunto dell’11 doriano, riuscendo a mandare in tilt gli equilibri milanisti con continui strappi, ubriacanti dribbling e improvvise accelerazioni e trasformando in un attimo l’azione da difensiva in offensiva.

In uno dei palcoscenici più prestigiosi al mondo era probabilmente uno dei giocatori meno attesi, invece ha assunto con pieno merito lo status di indiscusso protagonista. Non dando punti di riferimento, svariando a tutto campo e galleggiando sapientemente tra mediana e attacco, il Milan non si è dimostrato capace di limitare il raggio d’azione del talento serbo, il quale, dopo aver dato il là all’azione terminata con il rigore procurato da Quagliarella, ha sfiorato in diagonale il colpo del definitivo k.o. Dinamismo, abnegazione, duttilità tattica, invidiabile qualità tecnica, interessante visione di gioco, spunti da campioncino; sono queste alcune delle principali caratteristiche di un elemento estremamente utile nello scacchiere tattico di Giampaolo, il quale può così vantare un’ampia gamma di opzioni sia dal 1′, che a gara in corso.

Lo scouting, grazie ad un’attenta rete di osservatori e un’approfondita analisi dei vari mercati esteri, si sta rivelando una delle più indiscusse fortune della società blucerchiata. Profili giovani, talvolta poco noti oppure appena entrati nel giro delle rispettive nazionali giovanili, ma con un comune denominatore: la duttilità tattica. Filip Djuricic rientra tra gli esempi più recenti, grazie ai quali la Sampdoria targata Giampaolo si è ritrovata dopo mesi difficili.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net