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JASMIN KURTIC, POTENZA E VERSATILITÀ PER IL MAGIC MOMENT ATALANTA

31.10.2016 | 09:25

Il calcio mai sarà una scienza esatta, ma ci sono situazioni che vanno oltre. Alzi la mano chi, lo scorso 21 settembre, si sarebbe immaginato che quella fragile Atalanta – appena sconfitta in casa dal Palermo – 39 giorni dopo si sarebbe arrampicata fino al 6° posto, a sole tre lunghezze dalla zona Champions. Da quel momento in poi, infatti, nessuno ha fatto meglio della Dea: 16 punti in sei partite, figli di 5 vittorie e 1 pareggio. Un’andatura da scudetto (!), considerato che la Juventus capolista si è fermata a 15 come score di periodo.

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Gian Piero Gasperini, che sembrava orientato a riconfermare la tradizione che lo voleva fallace senza i colori rossoblu “indosso” (non dimentichiamo l’esperienza di Crotone), come d’incanto ha trovato la perfetta quadratura a suon di scelte impopolari: Berisha titolare, Petagna, Freuler, Conti e Caldara idem, altri giovani come Gagliardini a scalare progressivamente le gerarchie. E in questa Atalanta rampante, tra gli elementi più esperti chiamati a prendere per mano i compagni, c’è sicuramente Jasmin Kurtic. Gasp, sfruttando la sua innata versatilità, gli ha accordato ancor maggior licenza di inserimento sotto porta, avanzandone il raggio d’azione fino alla trequarti. E ieri il prestante (186 cm per 88 kg) nazionale della Slovenia (36 gettoni di presenza e 1 gol, sin qui) ha ripagato il suo allenatore con una pesantissima doppietta spacca-partita. E che partita, poi: quella contro il Genoa che la scorsa estate aveva dato il benservito a Gian Piero per affidarsi al suo discepolo Ivan. Già qualcuno aveva preparato i titoli, invece l’allievo non ha superato il maestro. Al contrario, Juric è tornato a casa con tre reti sul groppone (del Papu Gomez il sigillo del 3-0).  Due gol quasi da centravanti vero, per posizionamento e modalità: entrambi realizzati in area di rigore con due conclusioni chirurgiche sfruttando gli assist dei già menzionati Gagliardini e Petagna. Ad impreziosire in modo sfarzoso la solita prestazione di sostanza e qualità, fatta di recuperi, strappi e avanzate palla al piede. Tutte specialità della casa, insieme alla stoccata dalla distanza, per il biondo jolly dell’est, che in Italia è stato utilizzato in ogni posizione del centrocampo (mezzala, centrale, esterno e trequartista).

Adesso ripercorriamo in sintesi le tappe principali del percorso del nostro personaggio del giorno, che al sesto tentativo nel Bel Paese sembra aver trovato la sua dimensione ideale dopo un lungo girovagare. Jasmin nasce a Crnomelj il 10 gennaio del 1989 e cresce nel Bela Krajina, alternando la sua attività di calciatore con quella di operaio. Il pallone però ben presto si prende la scena: esordio nei professionisti datato 2007, dopodiché Kurtic saluta il Bela (78 presenze e 11 reti in tre anni) e si trasferisce al Nova Gorica, con cui raggranella 15 apparizioni prima di valicare la frontiera per rispondere alla chiamata di Maurizio Zamparini, che nel corso della sessione invernale del calciomercato 2010-11 aggiunge un altro tassello alla nidiata slovena che già aveva visto i vari Ilicic, Andelkovic e Bacinovic approdare a Palermo. Quattro presenze, con primo gol in Serie A realizzato al Cesena, prima di andare a farsi le ossa in B a Varese nella stagione 2011-12, conclusasi con un bottino di 3 reti in 42 partite, ma soprattutto con il rammarico per la finale playoff persa contro la Samp di Beppe Iachini. Rientrato alla base, Kurta dà il suo onesto contributo (31 presenze) ma non riesce ad evitare la retrocessione in B dei rosanero al termine dell’annata 2012-13, che vide tra gli altri anche Gasperini al timone. Jasmin però resta in A, dividendosi tra Sassuolo (che ne acquisisce il cartellino) e Torino: altre 34 gare nel complesso a referto,  con la gioia del gol assaporata due volte agli ordini di Ventura. Nell’estate del 2014 a scommettere su di lui è la Fiorentina di Vincenzo Montella, altro prestito con discreti riscontri (21 presenze e 1 rete) senza però riuscire a “meritarsi” il riscatto da parte della società viola. Il 25 giugno del 2015 l’Atalanta ufficializza l’acquisto a titolo definitivo di Kurtic, che a Bergamo trova finalmente l’agognata continuità, entrando 2 volte nel tabellino dei marcatori nelle 32 sfide disputate (ben 30 dal primo minuto) la scorsa stagione.

E il nuovo tecnico orobico – come detto – gli ha confermato la fiducia, tant’è che l’esplosivo centrocampista 27enne è stato sempre chiamato in causa da titolare in questa prima parte di campionato, eccezion fatta per il ko casalingo contro il suo ex Palermo cui avevamo fatto riferimento in apertura, quando in nome del turnover gli furono riservati soltanto gli ultimi 25 minuti. Cinque giorni dopo contro il Crotone il primo gol nella corrente edizione della Serie A, con quelli di ieri in tutto fanno 3 con 2 assist a completare il quadro. Gasp sa cosa Jasmin può dare in termini di dinamismo e ribaltamento dell’azione, non a caso da ragazzo – quando dalla Slovenia guardava in tv le realtà più affascinanti – il suo modello era il grande Steven Gerrard. Con il tempo Kurta, ormai “italiano d’adozione” ha acquisito quella necessaria disciplina tattica che, oggi, il consente di interpretare al meglio le mansioni che gli vengono affidate. E la sensazione, senza timore di grandi smentite, è che Kurtic continuerà a ritagliarsi uno spazio di prima grandezza in questa Atalanta che non vuole smettere di stupire.

Foto: Twitter Atalanta