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IO BALO CON MIHA

25.08.2015 | 19:45

Io Balo con Miha. Che poi sarebbe: io, Mario Balotelli, ringrazio sentitamente Sinisa Mihajlovic per avermi riportato al Milan. Forse l’unico allenatore sulla faccia della terra che avrebbe potuto credere ancora, e puntarci, su un talento talmente inespresso che in tanti (tutti) ci avevano rinunciato. Mino Raiola lo aveva proposto al mondo intero, picche. Meglio: dall’altra parte del mondo, quello che ti dà tanti soldi ma visibilità calcistica quasi zero, avevano fatto offerte. Denaro in quantità, una cascata. Ma sarebbe stata una scelta definitiva, eccessiva per un ragazzo di 25 anni che ne dimostra oltre 35 per le occasioni che ha avuto e che ha scaraventato dalla finestra.

Io Balo con Miha. Ragioniamoci bene: un anno fa di questi tempi era andato via, al Liverpool, quando per il Milan era diventato un pacco pesante. Un fardello insostenibile. E quando sembrava quasi impossibile trovare un club davvero interessato alle prestazioni di Super Mario. Poi dal cilindro di Raiola addirittura il Liverpool. Addirittura la Premier. Addirittura un ingaggio superiore rispetto a quello che gli avrebbe garantito Berlusconi. Addirittura… Piuttosto dovremmo dire quasi un Evento: di solito chi non fa bene finisce ai margini del mercato. Balotelli al centro, uomo mercato. A Raiola dovrebbe dedicargli una statua, unico agente vivente ricordato come un benefattore. E quel trasferimento era un addio al Milan, anzi sarebbe il caso di dire un addio del Milan. Un addio a capricci, all’anarchia costante, al fatto di giocare per se stesso (spesso) e quasi mai per la squadra.

Io Balo con Miha. Perché, giusto Sinisa è forse l’unico allenatore sulla faccia della terra in grado di tirargli fuori il sentimento e l’orgoglio, la professionalità e l’umiltà. Il resto c’è, ovvio. Sui mezzi tecnici nessuno ha avuto il minimo dubbio, ma i mezzi tecnici senza tutto il resto contano zero o uno. Quasi nulla. Sinisa è l’unico perché con gli altri che ha avuto e che ci hanno provato, Mario ha discusso, ha litigato, ha rotto. Li ha mandati a quel paese, con i soliti atteggiamenti di chi quasi dovrebbe essere ringraziato per quella barca di soldi che guadagna ogni mese. Piuttosto che l’esatto contrario: datti una mossa, amico, e pensa davvero di essere un privilegiato come pochi al mondo.

Io Balo con Miha. Ma il Milan fa un’operazione in chiara controtendenza con le scelte recenti. Una contraddizione strisciante. Lasciamo perdere il fatto che il ragazzo di Brescia possa ritrovarsi, ci sta. Ma è un pugno in faccia alle recenti strategie. Galliani se la cava con il solito “certi amori non finiscono”. Ma quale amore, quando c’è stato feeling, rispetto unilaterale, convivenza sufficientemente reciproca? Mai. Dicono: è un favore che chiede Raiola in cambio di un altro, Ibrahimovic a parametro zero. Possibile, ma cosa c’entra? Balotelli era la mela marcia messa definitivamente in cantina, anzi spedita da un’altra parte. Sarebbe stato meglio riaprire la cassaforte per un centrocampista da 25 milioni, con tutta l’ammirazione possibile per Roberto Soriano. E poi, mettiamoci nei panni di un tifoso medio rossonero: se gli fai capire che aspetti Ibrahimovic e poi gli presenti un altro cadeau, sarebbe come dire “ti prometto le Maldive” per poi scrivere che i bagni d’estate li farai nello stabilimento a 100 metri da casa. Ibra, promessa per la prossima estate? Ma intanto c’è questa stagione da consumare, la terza volta senza Champions sarebbe una bastonata senza precedenti.

Io Balo con Miha. E tu, Balo, hai forse l’ultimo pallone piazzato sul dischetto. Ritieniti un privilegiato soltanto per questo. Ma se la sbatti fuori anche adesso, tutti sbatteranno fuori te.

Foto: tratte dal profilo ufficiale Twitter Milan