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L’indiscrezione: il Verona, il disastro Pecchia coinvolge Fusco. Tra soluzioni e calendario…

21.01.2018 | 19:00

Vi avevamo già segnalato che il disastro interno contro il Crotone potrebbe lasciare il segno in casa Verona. Le cose sono state rinviate a domani, la presenza di Di Carlo in tribuna era collegata al desiderio di vedere il nuovo Crotone di Zenga dopo il mercato, non certo a un invito del club. Di Carlo può essere ovviamente un candidato, ma bisogna capire cosa verrà deciso prevedibilmente nella giornata di domani. Il nodo da sciogliere: Pecchia a doppia mandata con Fusco, l’uno strettamente collegato all’altro perché è sempre stato il direttore sportivo a fare da corazza quando l’allenatore ha sbagliato, troppe volte in questa stagione. A partire dalla gestione di Pazzini che se paghi circa un milione a stagione deve giocare con una gamba, a maggior ragione se le soluzione alternative (anche le ultime individuate sul mercato) risultano inadeguate. Il mercato di gennaio, insufficiente, ha fatto il resto. Ma di nodi ce ne sono altri: quale allenatore si legherebbe per cinque mesi? Soprattutto il presidente Setti entrerebbe nell’ordine di idee di proporre un contratto più lungo? Il discorso vale per Di Carlo, ma anche per gli eventuali altri candidati (De Biasi o De Canio), tenuto conto che bisogna partire dalla volontà di accettare, cosa che per esempio Reja – sondato settimane fa da altri club – non aveva fatto. Un altro nodo? Il calendario che metterà il Verona di fronte a Fiorentina, Roma, Samp e Lazio nelle prossime quattro, una salita. Ecco perché anche se fosse esonero potrebbe essere tardivo: bisognava intervenire qualche mese fa e fare un mercato diverso. Gli errori, gravi, si pagano, indipendentemente dall’inadeguatezza di chi poi fa le scelte di formazione.

 

Foto: sito ufficiale Verona