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Il Napoli nell’inferno del Marakana: tra pericoli e l’amuleto Ancelotti

17.09.2018 | 23:45

L’urlo del San Paolo ha abituato il Napoli alla pressione del fattore ambientale, soprattutto in Champions League. In Europa, però, c’è un altro stadio che mette i calciatori alle strette e si trova in quel di Belgrado. La squadra di Ancelotti comincia il suo cammino nella fase a gironi proprio nella tana della Stella Rossa, nello storico Marakana. Intitolato a Rajko Mitic, bandiera del club tra gli anni ’40 e gli anni ’50, lo stadio del club serbo è però conosciuto con il suo soprannome che ricorda il famoso impianto di Rio de Janeiro. Domani, a Belgrado, il clima sarà rovente. E non certo per le condizioni climatiche: la tifoseria della Stella Rossa è riconosciuta come tra le più calde al mondo. Fin dall’ingresso nel tunnel, l’atmosfera surreale sarà semplicemente mozzafiato. Il Napoli si troverà di fronte una vera e propria bolgia, un muro rosso pronto a infiammare il match dal primo all’ultimo secondo del match. Lo storico impianto del Marakana sarà senza dubbio l’arma in più della Stella Rossa, ecco perché per gli azzurri si preannuncia una trasferta da brividi, con i pericoli che saranno dietro ogni angolo. Ma a disposizione del Napoli ci sarà l’amuleto Ancelotti: Belgrado, infatti, emana dolcissimi ricordi a Carletto. Il tecnico del Napoli, in conferenza stampa ha ricordato che proprio al Marakana ha già vinto due volte. Una da giocatore e una da allenatore. Non solo: in entrambe le stagioni ha alzato al cielo la Coppa dei Campioni. La prima, nel 1989: Stella Rossa-Milan, passata alla storia come “La partita della nebbia”, quella in cui nacque il Milan europeo di Sacchi e Berlusconi. In quel match, però, Ancelotti rimediò un’ammonizione e, poiché era diffidato, il giorno dopo Arrigo non potè schierarlo. La seconda volta era già allenatore, sulla panchina dei rossoneri, nella stagione 2006-2007. Allora il Milan andò a Belgrado per giocare i preliminari di Champions: il Diavolo vinse 2-1 dopo l’1-0 di San Siro, poi a maggio si laureò campione d’Europa. Domani Ancelotti si ripresenta nell’inferno del Marakana con il suo Napoli: tra pericoli e voglia di sfidare la scaramanzia.

 

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