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Il mercato in campo – L’impatto sulla lotta salvezza

05.02.2020 | 19:58

Quest’anno la bagarre salvezza nella massima serie si prospetta combattutissima fino all’ultimo respiro. Almeno cinque le squadre coinvolte, una finestra invernale di mercato che ha alternato immobilismo, rivoluzioni e ritocchi nei reparti ritenuti maggiormente carenti.

Dal Brescia ci si poteva aspettare qualcosa in più in entrata, sulla carta utile la scelta di affidarsi all’esperienza e alla fisicità di Bjarnason, arrivato peraltro a parametro zero, da scoprire Skrabb, prelevato dal Norrkoping con un buon investimento. Davanti è uscito Matri, Donnarumma è stato tenuto, l’11 titolare è destinato a restare invariato. Forse poco sul mercato per accrescere le speranze salvezza. Il centrocampo è totalmente dipendente dal genio di Tonali, in sua assenza sono dolori eccome, vedi la manita subita contro la Sampdoria. La coperta pare corta.

Il Genoa ha seguito una strada letteralmente opposta con una completa rivoluzione; Agudelo avrebbe potuto risultare utile ma l’offerta viola era allettante, capitan Criscito ha dato priorità ai sentimenti e ha consentito al Grifone di mantenere in gruppo un leader, un elemento attaccato alla sorte della squadra. Radu ha dovuto inevitabilmente cercare collocazione altrove una volta perfezionato il ritorno di Perin in un ruolo che non rientrava tra i punti deboli finora evidenziati. Rispetto alla trattativa con il Crystal Palace per Kouame, attualmente ancora fermo ai box dopo la rottura del crociato, l’introito risulta pressochè dimezzato. Masiello e Falque sono rinforzi di sostanza che possono far cambiare gli equilibri, di livello ben sopra la salvezza. Si parla un gran bene di Soumaoro, da valutare l’ambientamento nel nostro campionato.

In largo anticipo il Lecce ha definito l’operazione Donati a parametro zero, una scelta intelligente che ha consentito di riportare in Italia un elemento utile a questi livellli. Per buona parte del mercato sembrava di toccare con mano un certo immobilismo tra acquisti posticipati per varie motivazioni e obiettivi sfumati. Seppure con diverso ritardo l’arrivo di Saponara, condizioni fisiche permettendo, può davvero rappresentare il valore aggiunto per far svoltare e verticalizzare la manovra, oltre a contribuire in maniera decisiva in termini realizzativi. Deiola è alla ricerca di continuità di impiego vista l’elevata concorrenza a Cagliari e Barak smania dal recuperare il terreno perduto. Le loro prestazioni offerte contro il Torino, seppure in palese crisi d’identità, forniscono segnali confortanti. È partito La Mantia destinazione cadetteria, non è stato numericamente rimpiazzato, Liverani ha già optato per l’avanzamento di Falco, classe da vendere.

La Sampdoria non aveva grandi risorse a disposizione, di conseguenza sono mancati acquisti di un certo livello, fondamentali per tirare fuori i blucerchiati dalla zona calda in tempi rapidi. Ad ogni uscita è coincisa un’entrata. Murillo e Rigoni non hanno risposto alle attese, la partenza di Caprari può dividere, trattandosi di un elemento di grande tecnica ma discontinuo e reduce da un minutaggio forse troppo limitato. Yoshida è stato un nome a sorpresa e può rivelarsi un colpo determinante per trasmettere sicurezza e senso della posizione ad un reparto non completamente assestato. La Gumina è arrivato con un anno e mezzo di ritardo, l’esperienza di Empoli è stata deludente, ha le potenzialità per riscattarsi, da qui a maggio il tempo a disposizione per aiutare i blucerchiati a raggiungere l’obiettivo minimo ma vitale, ovvero la salvezza.

La Spal ha venduto tanto e bene; Igor subito a Firenze, Petagna a luglio a Napoli ma in organico per tutta la stagione al fine di mantenere la categoria. Probabilmente l’esperienza di Kurtic era arrivata al capolinea, in ogni caso la sua uscita non sarà facile da colmare, trattandosi di un mix di fisicità, duttilità tattica e fiuto per il goal. Dabo e Castro possono fornire un contributo utile alla causa, può servire un minimo di tempo per ritrovare continuità di rendimento. Notevole l’investimento Bonifazi, la società non ha badato a spese per ritrovare compattezza difensiva sebbene la nuova esperienza a Ferrara sia iniziata con alcune amnesie, l’arrivo di Zukanovic può dare una mano. Cerri in, Paloschi out, la Spal prova a puntare sulla doppia torre.

Completamente ferma l’Udinese, al momento ancora con un margine rassicurante sulla zona calda. Unica operazione da segnalare la partenza di Pussetto, destinazione Watford. Nessun ritocco alla voce entrate. Sarà il campo a dare ragione o meno alla strategia messa in atto.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net