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Il mercato in campo – Lapadula sta tornando

07.11.2019 | 14:25

Le valanghe di marcature a Teramo e Pescara, il complicato salto in una big come il Milan in un periodo difficoltoso dentro e fuori dal campo per i rossoneri, un impatto non esaltante ma un buon ricordo lasciato tra i tifosi per il discreto numero di goal e prestazioni sempre ricche di determinazione.

L’esperienza al Genoa va dimenticata in fretta; una lunga serie di infortuni, un rendimento non all’altezza delle aspettative, un rapporto non sempre idilliaco con la tifoseria, la decisione del club di non farlo più rientrare nel progetto tecnico nonostante l’elevato investimento sostenuto per l’acquisto del cartellino e il ricco contratto pluriennale. In estate era vietato fallire la scelta della nuova piazza, serviva un club che vivesse sulle ali dell’entusiasmo, alle ricerche di profili alla ricerca di riscatto ai quali dare spazio e fiducia in cambio di maglie sudate e goal pesanti. Esattamente come il Lecce.

I salentini hanno costruito un reparto offensivo assolutamente di tutto rispetto per una neopromossa nella massima serie; Lapadula, Farias e Babacar sono andati ad aggiungersi ai confermati Falco e La Mantia, un mix di potenza, tecnica, rapidità, imprevedibilità e abilità nel gioco aereo. Come naturale che fosse all’ex genoano è servito un certo periodo di ambientamento con la nuova realtà e riadattamento ad una ritrovata continuità d’impiego dopo un lungo periodo di utilizzo con il contagocce.

Non era mancato a diffondersi un certo scetticismo sulla scelta del club pugliese di scommettere su un profilo ancora privo della definitiva consacrazione nel calcio che conta e reduce da un periodo no. Negli ambienti vicini al club è però stata più volte ribadita la fiducia nei suoi confronti, assieme a tutti gli altri arrivi estivi, ribadendo i grandi sforzi sostenuti per allestire una rosa in grado di giocarsela fino in fondo per l’obiettivo salvezza.

L’infortunio subito da Farias gli ha agevolato il rientro dal 1′ in un undici capace di uscire imbattuto contro Milan e Juventus, ricevendo importanti chance in autentici scontri diretti contro Sampdoria e Sassuolo. Occasioni sfruttate al meglio; due goal, un fondamentale lavoro di copertura, sponda e sacrificio per gli equilibri della squadra e una forma fisica che si sta riavvicinando al top. Al Ferraris ha tenuto in apprensione l’intera retroguardia doriana per lunghi tratti della sfida svariando sull’intero fronte offensivo, un goal di pregevole fattura dopo uno scambio nello stretto con Shakhov ha portato i salentini a sfiorare il blitz.

Contro i neroverdi serviva la conferma in termini realizzativi, per rendimento e forma fisica, tutti segnali confortanti arrivati puntualmente. Il bomber si è reso protagonista di un controllo al bacio di sinistro su un lungo lancio dalle retrovie di Rossettini, in una frazione di secondo si sposta la sfera sul destro, mette fuori tempo l’intervento di Romagna e supera Consigli. Una marcatura da classico bomber di razza, un attaccante dal grande bagaglio tecnico, un potenziale trascinatore per il prosieguo della stagione. Uno stadio intero ad acclamarlo, un’autentica liberazione dopo un biennio tormentato.

Il campionato è lungo, pieno di insidie per una neopromossa che non vuole lasciare nulla di intentato per completare un ciclo già favoloso, trovare la continuità di impiego e rendimento è difficile, è un compito ancora più complicato per un attaccante smanioso di mettersi alle spalle tutte le difficoltà fisiche e recuperare il terreno perduto. Il Lecce e Gianluca Lapadula vivono sulla stessa lunghezza d’onda, ogni avversario è avvisato.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net