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Il mercato in campo – Barrow show per alzare l’asticella

01.07.2020 | 19:55

Barrow

Fatta eccezione per l’Atalanta capace di confermarsi su stratosferici livelli di gioco e risultati nonostante il lungo stop provocato dalla pandemia, ogni compagine sta provando a gestirsi al meglio, affidandosi all’esperienza, alle giocate degli elementi tecnicamente più dotati e all’inevitabile rotazione dell’organico se la coperta non si dimostra eccessivamente corta.

Al Ferraris il Bologna non ha rappresentato un’eccezione, ha creato pochi pericoli dalle parti di Audero, chiamato in causa unicamente da Sansone nel corso della prima frazione, fino a quando ha capitalizzato gli errori difensivi puntualmente compiuti da una Sampdoria tanto volenterosa quanto in piena difficoltà. L’intervento falloso di Murru ai danni di Orsolini ha fatto cambiare completamente binario al match, i blucerchiati hanno subito psicologicamente il colpo e gli uomini di Sinisa Mihajlovic hanno avuto il tempo necessario per chiudere virtualmente la gara trovando il raddoppio al primo tentativo.

In due momenti a dominare la scena ci hanno pensato la personalità e il talento di un potenziale campioncino. In occasione del penalty, il Bologna non aveva in campo i tradizionali specialisti dal dischetto, Musa Barrow, appena subentrato, con personalità e tempismo si è impossessato del pallone e a freddo ha realizzato dagli undici metri. La Sampdoria ha vissuto un paio di minuti di completo disorientamento e crollo psicologico, uno scenario che non sminuisce il devastante impatto dell’ex atalantino, capace di creare il panico con una dirrompente serpentina sull’out sinistro. Bereszynski e Depaoli vengono superati come birilli, tempestivo il servizio in mezzo per l’accorrente Orsolini che gonfia la rete da due passi.

Il talento gambiano strappa ancora applausi con una magistrale conclusione a giro da posizione defilata, la sfera va a scheggiare il montante, sfiorando la marcatura su azione. I felsinei hanno sostenuto un investimento notevole per acquistarlo dall’Atalanta, sul campo finora ha dimostrato di poter davvero costituire un valore aggiunto, un titolare inamovibile, il gioiello offensivo della squadra, trovando quella continuità di impiego impossibile in quel di Bergamo dinanzi a quell’incredibile potenziale offensivo. Non va scordato il fattore Mihajlovic, il quale ha spinto e sposato in toto l’operazione Barrow, la presenza del tecnico serbo ha rappresentato un importante elemento nella scelta della nuova destinazione.

Abbiamo a che fare con un talento cristallino, capace di ricoprire il ruolo della prima punta in modo universale e completo, senza fornire punti di riferimento alla retroguardia grazie ad imprevedibilità, dinamismo e duttilità tattica nello svariare sull’intero fronte offensivo. Vista la tenera età è normale che abbia bisogno di accumulare un certo bagaglio d’esperienza, Sinisa Mihajlovic rientra tra i top in circolazione nel contribuire alla crescita dentro e fuori dal campo di un ragazzo alla prima esperienza da protagonista in serie A. In contesti simili molti coetanei possono correre il rischio di cullarsi sugli allori, perdersi sul più bello, o demoralizzarsi alla prima difficoltà. Occorre una guida tecnica abile nello stimolare i propri talenti, facendo sì che non perdano mai la consapevolezza nei propri mezzi e la voglia di migliorare i lati più deboli.

Sinisa Mihajlovic – Musa Barrow in quel di Bologna costituisce uno scenario perfetto in un processo di crescita complessiva della struttura felsinea, la quale, con umiltà e ambizione, sta portando avanti un progetto interessante basato sui giovani talenti con l’obiettivo europeo nel medio termine, perchè no. E poter contare su un talento di valore assoluto come il gambiano non può far altro che alzare l’asticella delle aspettative.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net

 

Foto: Twitter ufficiale Bologna