Ibra, oggi il Psg è una prigione dorata

Oggi zero sbocchi. Ibra il mal di pancia dovrà sopportarlo per un po’: anche se il Paris Saint Germain non è il club dei suoi sogni dovrà conviverci almeno per qualche mese. Puntando alla conquista del titolo e cercando di fare uno sgambetto al Barcellona in Champions, almeno nel ritorno visto che per squalifica salterà l’andata. A quelle condizioni (dodici milioni netti di ingaggio) e considerata l’età, non più  un ragazzino, sarà complicato trovare una soluzione. Non a caso l’unico club sondato, la Juve, ha chiuso le porte – almeno per ora – apprezzando chiaramente le doti tecniche di Ibra ma puntando l’indice su uno stipendio faraonico. I rapporti non eccellenti con Leonardo fanno il resto. Sono discorsi di marzo, assolutamente bloccati. Tra un mese vedremo. Ma oggi per Ibra il Psg è una prigione dorata.