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HIDDINK IN PENSIONE CON IL TRIPLETE

10.09.2021 | 15:01

Guus Hiddink per gli italiani sarà sempre e comunque l’allenatore di quella Corea del Sud  che eliminò nel 2002 l’Italia di Trapattoni dal Mondiale (anche grazie all’aiuto dell’arbitro Moreno). L’allenatore olandese, che ha girato il mondo, ha deciso di ritirarsi all’età di 74 anni dopo che nell’agosto del 2020 aveva accettato la proposta di diventare ct della nazionale di calcio di Curaçao, isoletta del Mar dei Caraibi meridionale. Non è stato mai un tecnico banale, anzi. Apparteneva alla vecchia scuola, dalla personalità molto forte, nella sua lunga carriera in panchina (19 tra club e Nazionali) ha avuto tanti successi ma anche qualche delusione.

E’ con il PSV Eindhoven che ha scritto le pagine più importanti della sua carriera. Nel suo lungo palmarés, la maggior parte dei titoli sono arrivati con il club di Eindhoven: da ricordare il celebre “Triplete” della stagione 1987/88, in cui vinse l’Eredivisie, la Coppa dei Paesi Bassi, ma anche la Coppa dei Campioni, battendo ai rigori il Benfica nella finale di Stoccarda. Poi ancora  altri 5 campionati olandesi (tutti con il PSV: 1986-1987, 1988-1989, 2002-2003, 2004-2005, 2005-2006), 3 Coppe dei Paesi Bassi (sempre con il PSV:  1988-1989, 1989-1990, 2004-2005), 1 Supercoppa dei Paesi Bassi (PSV Eindhoven: 2003).

Di lì a poco ha iniziato a girare l’Europa: prima al Fenerbahce, poi al Valencia. Importantissima l’esperienza alla guida della nazionale olandese ai Mondiali del 1994, con il quarto posto. Da ricordare anche l’avventura al Real Madrid, nella stagione 1998-1999, con cui vinse la Coppa Intercontinentale. Poi nel 2002 guidò la Corea del Sud nel Mondiale di casa dove raggiunse la semifinale diventando un vero e proprio idolo a Seul e dintorni conquistando anche l’intitolazione del Gwangju World Cup Stadium. Nel 2006 la partecipazione ad un nuovo Mondiale, questa volta alla guida dell’Australia, con l’eliminazione agli ottavi per mano dell’Italia.

Da segnalare anche l’esperienza a Londra, con il Chelsea nel 2009 dove arrivò in semifinale di Champions League e vinse la FA Cup battendo in finale l’Everton 2-1 il 30 maggio 2009. Poi altre avventure, poco produttive a livello di trofei, alla guida di Russia, Turchia e Anži. Poi di nuovo PSV (come consulente), Nazionale olandese e Chelsea. Nella stagione 2018-2019 vola in Cina alla guida dell’Under 21 dove gestisce anche la squadra Olimpica. Poi nel 2020 accetta la proposta del Curaçao e ieri il definitivo stop.

Quattordici titoli in carriera, nazionali e internazionali: uno dei più celebri allenatori della storia, un vero e proprio maestro. Così sarà sempre ricordato Guus Hiddink.

di Francesco Saverio Petito

foto wikipedia