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DALLA COREA DEL NORD CON CLASSE E ABNEGAZIONE: HAN, L’UOMO DELLE PRIME VOLTE

10.04.2017 | 09:25

Nella stagione del ritorno in Serie A, dopo un solo anno di purgatorio, il Cagliari ha centrato l’obiettivo salvezza con larghissimo anticipo, anche grazie al livellamento verso il basso di un campionato che per mesi aveva visto tre naturali candidate alla retrocessione (Palermo, Pescara e Crotone), da ieri quattro dopo l’exploit contro l’Inter dei pitagorici, portatisi a tre sole lunghezze dall’Empoli. Se dovessimo scegliere l’uomo copertina della compagine sarda, la scelta non potrebbe che ricadere su Marco Borriello, che alla soglia dei 35 anni ha dimostrato di poter fare ancora la differenza, come certificato dalle ben 18 reti messe a segno in stagione (14 in A), l’ultima ieri su rigore contro il Torino. Però, alle latitudini del Sant’Elia, dallo scorso 10 marzo il livello di attenzione si è progressivamente innalzato anche sull’ultimo arrivato alla corte di Rastelli. Stiamo parlando di Kwang Song Han, il diciottenne prodigio che in un mese esatto ha fatto incetta di “prime volte”. Primo calciatore nordcoreano ad essere tesserato da un club italiano, primo gol (una splendida sforbiciata) al debutto assoluto, il 14 marzo con la Primavera al Torneo di Viareggio contro il Parma, primo giocatore del suo Paese ad esordire in Serie A (storia del 2 aprile scorso, al Renzo Barbera di Palermo), primo atleta della Corea del Nord a segnare nella storia del nostro massimo campionato. E scusate se è poco.

Quest’ultimo traguardo Han lo ha tagliato proprio ieri, andando a bersaglio a tempo abbondantemente scaduto (chiaramente da subentrato) con una potente incornata sottomisura, su pregevole assist di Farias. Un gol che non è servito ad aggiungere punti in carniere, al pari di quello – già menzionato – di Borriello. Utilissimo però per corroborare la bontà dell’intuizione degli uomini mercato del Cagliari, capeggiati da ds Stefano Capozucca. Al punto che, a dispetto dell’età, della Nazione di provenienza (poco blasonata, calcisticamente parlando) e soprattutto della generale assenza di esperienza (prima di Cagliari solo qualche apparizione in patria nelle giovanili del Chobyong), la società di Giulini i era affrettata a precisare come si trattasse di un acquisto per la prima squadra. E i fatti stanno dando ragione al Casteddu, che, mettendo sotto contratto questo ragazzo, nato a Pyongyang l’11 settembre del 1998, potrebbe aver piazzato un autentico colpaccio. Struttura compatta e agile (178 cm 70 chili), Han è un attaccante ambidestro munito di un ottimo bagaglio tecnico di base: dribbling secco, visione di gioco e confidenza con la porta avversaria le sue principali prerogative. Vincitore del campionato asiatico Under 16 con la Corea del Nord, brillante protagonista ai Mondiali Under 17, Kwang Song nel breve periodo di prova sostenuto ad Assemini ha convinto proprio tutti. “Devo ringraziare Rastelli e il Cagliari per le opportunità che mi stanno dando, dopo il gol sono corso ad abbracciare Bruno Alves semplicemente perché è stato il primo che è venuto a festeggiare, non ci sono motivi particolari. Anzi, devo ringraziare anche tutti i miei compagni”, queste le parole proferite a caldo ieri pomeriggio.

A proposito di lingua, Han parla già bene l’italiano, dal momento che il suo arrivo nel nostro Paese risale a oltre due anni fa. Tutto merito…di Antonio Razzi. Sì, avete capito bene, stiamo parlando del controverso senatore che da qualche anno a questa parte è costantemente nel mirino di satira e polemiche. Ebbene, nel settembre del 2014 il baffuto politico abruzzese, oggi 69enne, volò in Corea del Nord, Stato “chiusissimo” e sottoposto alla feroce dittatura di Kim, per creare una sorta di ponte con l’Italia. Un asse, concordato anche con la locale Federcalcio, dal quale scaturì l’approdo nei pressi di Perugia, presso le strutture della Italian Soccer Management, di una quindicina di calciatori nordcoreani, con Kwang Song Han a brillare di luce propria. Sveglia alle 6 per fare un’ora abbondante di stretching, mattinate al liceo scientifico, massima abnegazione negli allenamenti pomeridiani a Perugia e la sera, infine, tutti a letto al massimo alle 22.30, regole precise del convitto. Ecco qual era la giornata tipo del giovanissimo Kwang Son, prima di iniziare questa avventura in Sardegna che potrebbe essere foriera di tante soddisfazioni. A fronte di un presente noto, fatto di due spezzoni da 13 minuti (e subito gol) in Serie A, c’è un futuro tutto da scrivere. E Han ha tutte le carte in regola per non tradire le attese, carattere incluso.

Foto: sito ufficiale Cagliari