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GAVETTA, PERSONALITÀ E RISULTATI SUL CAMPO: KOVAC, IL NUOVO MENTORE DEL BAYERN

14.04.2018 | 10:50

Il Bayern Monaco, già campione di Germania con cinque giornate di anticipo, è puntualmente in semifinale di Champions League. Ormai si tratta di una consuetudine e non fa notizia. Gli uomini di Jupp Heynckes, dopo aver eliminato il Siviglia ai quarti, se la vedranno con il Real Madrid: una super sfida che consentirà ai tedeschi di poter riscattare la delusione rimediata durante la passata stagione, tra mille polemiche, proprio contro i Blancos. Intanto, il club bavarese rivolge lo sguardo verso il futuro e pianifica per tempo il Bayern che verrà. Il veterano Heynckes, richiamato a settembre per sostituire l’esonerato Carlo Ancelotti, aveva il semplice compito di ricompattare il gruppo e di traghettare la squadra fino al termine della regular season. Missione compiuta a pieni voti considerando i risultati ottenuti sin qui sul campo. Ma per guidare la corazzata a partire dal primo luglio la dirigenza ha scelto Niko Kovac: un profilo emergente, ma allo stesso tempo con tata gavetta alle spalle, specialmente in campo, che conosce anche l’ambiente e la cultura Bayern. L’attuale tecnico dell’Eintracht Francoforte, nonostante le insistenti voci di mercato che indicavano altri profili come Thomas Tuchel, Mauricio Pochettino, Julian Nagelsmann, Ralph Hasenhuttl e Lucien Favre, ha sbaragliato l’agguerrita concorrenza. Kovac nasce a Berlino il 15 ottobre del 1971 da una famiglia croata trasferitasi in Germania per motivi lavorativi. Sin dai tempi dell’infanzia inizia a rincorrere il pallone per le strade della Capitale, il suo sogno è poter diventare un giorno un calciatore professionista.

Nel 1985 entra a far parte della SC Rapide Wedding, dopo 4 anni passa all’Hertha Zehlendorf e lavora quotidianamente con l’intento di poter plasmare il suo talento. Scopo che viene raggiunto e nel 1991 Kovac riceve la chiamata dell’Hertha Berlino, club con il quale compie una crescita esponenziale fino a raggiungere la convocazione in Nazionale croata. 148 presenze e 16 gol, sono questi i numeri collezionati dal centrocampista fino al 1996. Score che gli consente di diventare un vero e proprio uomo mercato e riceve l’allettante offerta del Bayer Leverkusen. Kovac accetta e in tre stagioni totalizza 77 apparizioni condite da 8 marcature personali. Nel 1999 decide di cambiare aria e di sposare il progetto dell’ambizioso Amburgo con cui si rende assolutamente protagonista per due anni e, inevitabilmente, attira le attenzioni proprio del Bayern Monaco che gli fa firmare un contratto triennale e gli affida le chiavi del proprio reparto nevralgico. Con i bavaresi inizia anche a vincere conquistando un titolo di campione in Bundesliga e una Coppa di Germania, nel frattempo si togli anche qualche soddisfazione con la Croazia partecipando al campionato europeo e al Mondiale. Nel 2003 conclude la proficua esperienza con i Die Roten e torna praticamente a casa legandosi nuovamente all’Hertha Berlino. Kovac, praticamente a casa, disputa altri tornei di altissimo livello e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi. Nel 2006, dopo la Coppa del Mondo tenutasi in Germania, Kovac sceglie di andare in Austria e di indossare la maglia del Salisburgo allenato da Giovanni Trapattoni. Anche lì si toglie alcune soddisfazioni vincendo due campionati nazionali, ma nel 2009 dice basta e appende le scarpe al chiodo. A quel punto, si prende un po’ di tempo per studiare e apprendere il calcio dall’esterno e, a 43 anni, inizia una nuova avventura nelle vesti di allenatore accettando la panchina della Nazionale Under 21 croata. Dopo pochi mesi viene promosso direttamente in Nazionale maggiore dove ci resta fino al 9 settembre del 2015, data in cui viene esonerato dopo una sconfitta contro la Norvegia nelle qualificazioni per Euro 2016. L’8 marzo del 2016, invece, subentra sulla panchina dell’Eintracht Francoforte al posto dell’esonerato Armin Veh. Si tratta della prima volta con un club e Kovac la sfrutta al meglio mettendosi in mostra e dimostrando le sue capacità sotto il profilo tecnico e tattico. Quest’anno il suo Francoforte è attualmente al quinto posto a quota 46, in piena zona Europa League, a soli due punti dalla quarta posizione (occupata dal Bayer Leverkusen) che significherebbe incredibilmente Champions. Ma da luglio inizierà una nuova avventura con il Bayern Monaco che, dopo attente valutazioni, ha scelto di dargli fiducia. Kovac, dopo tanta gavetta, è pronto a compiere il salto di qualità alla guida dei bavaresi.

Foto: Bayern Monaco Twitter