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Ferrero a 360 gradi: “La Samp ha 11 leoni in campo, Pradè tornerà a Firenze con piacere. Al Papa ho chiesto…”

04.11.2016 | 21:45

Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, in vista della sfida che vedrà i blucerchiati impegnati questa domenica con la Fiorentina di Sousa, ha parlato ai microfoni di FirenzeViola.it raccontando anche di un incontro programmato con Papa Francesco: “Ho chiesto e voluto fortemente che il Santo Padre ci desse una benedizione importante, voglio trasmettere alla maglia più bella del mondo un senso di appartenenza per cui abbiamo avuto l’opportunità e la fortuna di poter portare la Samp da Papa Francesco. Già dovevamo andare qualche settimana fa in occasione del match con la Roma ma poi per problemi di orario non siamo riusciti ad andare. Domani alle 15:00 saremo dal Papa e poi saremo a Firenze. Sua Santità non è mai un alleato nostro, ma è un alleato al mondo, alla positività ed al benessere umano. La Fiorentina? Noi abbiamo una squadra di giovani vogliosi, che hanno voglia di dimostrare tanto. Abbiamo un allenatore che sta dando un’identità importante a questa squadra per cui veniamo a Firenze per giocarci la partita. Non abbiamo paura di nessuno: andremo in campo mettendo il massimo in testa, gambe e cuore, che ci sia davanti la Fiorentina o qualsiasi altra squadra. I miei giocatori sono 11 leoni, così come immagino anche i viola saranno 11 leoni: vediamo chi sarà la leonessa che deciderà la partita. La partita di Daniele Pradè? Sono certo che Daniele tornerà a Firenze con grande piacere e orgoglio: Pradè è una persona per bene, un professionista serio. Il suo trascorso parla chiaro: tanto altre squadre lo volevano però io lo conoscevo da tempo e sono stato bravo a portarlo alla Samp. Abbiamo un percorso molto importante di crescita da portare avanti in tutti i settori. Giampaolo ‘bestia nera’ di Sousa? Io non credo alle statistiche: credo nella voglia di giocare. Se la statistica è questa, mi auguro che prosegua a lungo. Ce la metteremo tutta per uscire a testa alta dal Franchi. I 50 anni dall’alluvione di Firenze? Ricordo che fu un momento di grande dolore per me e per tutta l’Italia: io andai a Firenze con mio zio ad aiutare tutti i fiorentini, partendo da Roma a bordo di un furgoncino. Firenze è sempre stata la mia seconda città, lì ho trovato la donna della mia vita, ho fatto il mio primo film e l’ho salvata dal fango dell’Arno. Posso solo dire che 50 anni dopo quella disgrazia, domani dal Santo Padre pregherò che non accadano più tragedie di questo tipo: noi italiani siamo un popolo forte, non ci spaventa niente e sappiamo rialzarci di fronte a catastrofi come alluvioni e terremoti”.

Foto: Sito Ufficiale Sampdoria