Ex calciatore-narcos da Poggioreale: “Prego perché Putin ponga fine alla guerra in Ucraina”
28.02.2022 | 11:29

Anche dal carcere di Poggioreale, a Napoli, giungono manifestazioni contro la guerra in Ucraina: “È atroce una notizia del genere, è davvero la fine dell’umanità: chiedo a Putin di smetterla di far soffrire così tanta gente ingiustamente. Io, non smetterò mai di pregare“. Sono le parole di Antony De Avila Charris raccolte dall’ANSA attraverso il suo legale, l’avvocato Fabrizio De Maio del Foro di Lagonegro. L’ex calciatore colombiano, 58enne, è conosciuto a livello mondiale per avere preso parte con la Tricolor a due mondiali (’94 e ’98) ma anche per essere ritenuto un narcotrafficante.
Ha saputo della guerra tramite colloqui con il suo legale e la sua famiglia, in questi giorni in Italia per incontrarlo. De Avila Charris venne arrestato dagli agenti del commissariato Vicaria Mercato in piazza De Nicola, a Porta Capuana, il 21 settembre 2021. La condanna è passata in giudicato a 12 anni di reclusione per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e, dalla cella dove è ormai chiuso da parecchi mesi ha rilasciato dichiarazioni a supporto dei giovani ai giovani della città e del suo Paese che intendono diventare calciatori: “Voglio regalare un futuro dignitoso a quei ‘ragazzi di strada’ che sognano di diventare dei calciatori e sono pronto ad investire tutti i miei averi in quelli che reputo potenziali ‘Maradona’“. Il colombiano era soprannominato “el pitufo” (il puffo) e ha giocato come attaccante nell’America di Cali, in Argentina e negli Stati Uniti. “Voglio far sapere ai miei fan, – ha detto ancora De Avila – che sto bene e che li abbraccio calorosamente. Anche se sono detenuto, non smetto di aggiornarmi e studiare sulle future promesse del calcio da far crescere in Italia“, ha concluso.