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Evani: “Allenare la Nazionale un onore ma non in queste circostanze”

10.11.2020 | 14:41

A Coverciano conferenza stampa del CT, al primo giorno di ritiro. Con Roberto Mancini out causa Covid, a guidare la Nazionale in questi giorni, sarà Alberigo Evani. 

Evani che ha parlato anche in conferenza stampa, queste le sue parole: “È un ritiro complicato, non devo dirlo io. Si nota completamente. Quello che ci fa stare tranquilli e sereni è lo spirito di gruppo, l’intelligenza e la disponibilità dei ragazzi. E’ tutto paradossale, davvero strano, è un periodo davvero assurdo. Queste difficoltà ci aiuterebbero ancora di più a crescere. Mancini? È come se fosse qui con noi, ci sentiamo spesso durante la giornata, sia per il lavoro da fare che per quello che è stato fatto. Siamo una famiglia, lo abbiamo dimostrato con l’Under 21 un mese fa, quello che fece Nicolato, ora lo faremo anche noi. Il gruppo credo lo senta vicino, sotto quest’aspetto non ci sono cambiamenti se non che manca lui, fisicamente”.

Sull’emozione: “Essere CT della Nazionale ovviamente è emozionante, una cosa che non succede, non l’avrei mai immaginato. Sinceramente avrei preferito non succedesse in questo modo, sia per la salute di Mancini che per lo staff, perché la squadra ha bisogno di lui. Però ora sono qui e darò il massimo. Capiamo che è un momento difficile, anche le esigenze della società. Ho sentito spesso in questi giorni alcune società dire che in questo momento le Nazionali sono un intoppo, non li biasimo, fare tanti viaggi internazionali in pochi giorni, tamponi ogni giorno, è assurdo. Non facciamo polemiche. Abbiamo tanti ragazzi interessanti, quelli che sono qua nei prossimi dieci giorni ci daranno soddisfazione”. 

Sul suo ruolo: “Cercherò di trasmettere credibilità, per quanto riguarda i principi di gioco sono quelli di Mancini ovviamente, non stravolgerò nulla. Magari io – o gli altri dello staff – daremo una impronta motivazionale, poi la decisione finale è la sua perché è il mister. Io in questo momento posso solo cercare di fargli sentire il meno possibile l’assenza dell’allenatore”.

Foto: Sito uff. FIGC