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Europa League: il Lione ai raggi X

24.02.2017 | 15:38

Sorteggio poco benevolo per la Roma, che nell’urna di Nyon pesca il Lione in vista degli ottavi di finale di Europa League, con l’andata in programma il prossimo 9 marzo in Francia e ritorno una settimana dopo all’Olimpico. Sulla carta, dopo il Manchester United, i francesi sono senza dubbio l’avversario più ostico per la banda di Spalletti, nonostante il precedente che fa sorridere il popolo giallorosso: nella stagione 2006-07, negli ottavi di Champions League, dopo lo 0-0 dell’andata, la squadra allora allenata sempre da Spalletti si impose 2-0 in terra francese grazie al colpo di testa di Totti e allo splendido gol di Amantino Mancini.

C’è da dire che il Lione che affonterà la Roma, sarà una squadra completamente diversa da quella battuta ben dieci anni fa. La squadra francese, nel turno precedente, nel doppio confronto con l‘AZ Alkmaar ha segnato la bellezza di 11 gol. Sinonimo di un attacco da monitorare con cura e attenzione. La qualità offensiva, infatti, è senza ombra di dubbio l’arma più pericolosa a disposizione dell’undici di Bruno Genesio. Il tecnico 50enne predilige come modulo base il 4-2-3-1, alternandolo spesso al 4-3-3, schieramenti che mettono il risalto la stella dell’OL: Alexandre Lacazette. L’attaccante classe 1991, prodotto del settore giovanile transalpino, è il classico centravanti moderno, mobile e rapido, che non dà mai punti di riferimento alle difese avversarie e colpisce con i suoi micidiali guizzi quando meno te lo aspetti. I numeri non lasciano spazio all’immaginazione: 118 reti in 260 presenze complessive nei suoi otto anni con la maglia del Lione. Ma i giallorossi non dovranno preoccuparsi solanto di Lacazette. Fari puntati anche sul talento di Nabil Fekir, Rachid Ghezzal e Mathieu Valbuena, tutti fantasisti puri, capaci di estrarre dal cilindro la giocata decisiva in qualsiasi momento. In mezzo al campo la Roma dovrà vedersela con i muscoli e la tecnica di Gonalons e Tolisso (quest’ultimo bloccato già a gennaio dalla Juve per il prossimo giigno) che garantiscono un buon filtro davanti alla difesa ma allo stesso tempo dettano i tempi di gioco con perfette geometrie. Davanti ad Anthony Lopes, portiere di caratura internazionale, agirà la coppia centrale formata da Yanga-Mbiwa, ex della partita, e uno fra Mammana e Diakhaby, che nel corso della stagione si sono alternati senza mai sopraffare l’uno sull’altro. Sulle fasce spazio a Jallet e Morel, che garnatiscono spinta e solidità difensiva nelle corsie esterne. Senza dimenticare le riserve di lusso a disposizione di Genesio, come Cornet, Tousart, Rafael Ferri, tutti giocatori in grado di cambiare la partita anche a gara in corso. Non ci sarà, invece, Memphis Depay, arrivato a gennaio dal Manchester United e quindi non arruolabile per l’Europa League. L’unico punto debole della formazione di Genesio potrebbe essere la coppia di centrali difensiva, spesso protagonista di clamorose amnesie, come testimoniano anche i numeri: il Lione, in 26 partite di Ligue 1, ha subito ben 31 gol, oltre un gol di media a gara. Sarà proprio in quella zona del campo che la Roma potrà – e dovrà – colpire il club francese, per continuare la rincorsa verso la finale di Solna del prossimo 24 maggio.

FORMAZIONE TIPO:

Lione (4-2-3-1) Lopes; Jallet (Rafel), Yanga-Mbiwa, Diakhaby (Mammana), Morel; Gonalons, Tolisso (Tousart); Fekir, Ghezzal, Valbuena (Cornet); Lacazette. All.: Genesio