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Esclusiva: Napoli, se parte Milik riflettori su Osimhen, la scheggia del Lille

19.05.2020 | 23:13

Il Napoli aspetta di annunciare il rinnovo di Mertens e si muove su altri fronti. Vi abbiamo parlato di Azmoun, un profilo che piace (tutto qui), al netto di smentite di intermediari che tali non sono e che contano meno di zero. Molto dipenderà da Milik, scadenza 2021: nei prossimi giorni ci sarà un confronto definitivo, se non dovesse rinnovare finirebbe inevitabilmente sul mercato per una cifra – questa è la posizione attuale del Napoli – non inferiore ai 50 milioni malgrado un contratto non di lunga durata. Milik piace alla Juve ma, come già raccontato, anche a Tottenham e Chelsea. Bisognerà capire chi eventualmente investirà una cifra così importante a circa un anno dalla scadenza del gigante polacco, ma ora conviene non correre troppo. E a quel punto cosa farebbe il Napoli? Prenderebbe una prima punta di assoluta prospettiva, nel pieno rispetto della filosofia di De Laurentiis. Un profilo che piace molto, timidamente accostato al Napoli da qualche fonte francese qualche settimana fa, è quello di Victor Osimhen, la scheggia del Lille, prima punta classe ’98 (dicembre ’98), quasi 190 centimetri di pura esplosività e di tecnica sopraffina. Nigeriano di Lagos, in passato era stato seguito anche da Milan e Inter, è stato considerato a fine 2019 il miglior Under 21 dei cinque principali campionati europei, addirittura davanti a Mbappé. Il suo bottino si è fermato a 14 reti, prima dello stop, basta guardare qualche filmato per capire qualità innegabili. E il Napoli si potrebbe trovare presto a parlare con il Lille dopo la trattativa per Pepé che poi decise di andare all’Arsenal. La valutazione è di 45-50 milioni, il club francese probabilmente entrerà nell’ordine di idee di cederlo, la concorrenza non mancherebbe ma il Napoli l’ha già seguito e apprezzato. Osimhen, il cui contratto scade nel 2024, ha alle spalle esperienze come Wolfsburg e Charleroi, viene assolutamente considerato il nuovo che avanza. Tifoso del Chelsea da ragazzino (“colpa” di Droga), c’è un aneddoto che lo caratterizza: nel 2008 dopo il rigore sbagliato da Terry e che costò la Champions ai Blues, uscì distrattamente dal locale che aveva scelto per guardare la finale e andò a sbattere contro una porta. Fu portato in ospedale per medicare una ferita al sopracciglio, sono trascorsi circa dodici anni e forse mai immaginava che con il tempo sarebbe diventato uno degli attaccanti più interessanti, esplosivi e di grande talento del calcio europeo.

Foto: Twitter ufficiale Lille