Ultimo aggiornamento: giovedi' 28 marzo 2024 00:25

Esclusiva: Lisandro e la Juve, perché Aulas ha aperto

24.01.2013 | 00:17

Un patto all’insegna dei buoni rapporti. Ve l’abbiamo raccontato passo dopo passo, Lisandro Lopez in viaggio verso la Juve. Un’idea in contropiede dello scorso 10 gennaio, quando il nome era uscito da un pezzo dai radar bianconeri. Tanti, troppi mesi. E vi abbiamo guidato, mossa dopo mossa, sottolineando come Lisandro stesse facendo fuoco e fiamme pur di andar via. La Juve era un’occasione troppo ghiotta per non puntare i piedi, pur con tutto il rispetto nei riguardi dell’Olympique Lione. Aulas aveva detto no al prestito, ma poi ha capito che sarebbe stato controproducente trattenere un asso senza troppa voglia, a un anno e mezzo dalla scadenza del contratto. E qui è venuta fuori tutta la diplomazia politica di Agnelli e Marotta, vi abbiamo parlato di contatti e confronti con Aulas favoriti da Hidalgo, agente dell’attaccante, e così, un po’ per volta, il muro è crollato, vi avevamo avvertito stamattina presto e poco prima di pranzo. Adesso manca poco e quel poco va fatto: prestito oneroso da un milione in su, nella testa della Juve non troppo oltre. La Juve non vuole impegnarsi per il riscatto, ma in qualche modo – dopo l’apertura di Aulas – intende dare le minime garanzie in tal senso. Perché Lisandro è un grande attaccante e, come spiegato, può entrare nel presente e nel futuro bianconero. A maggior ragione se Matri e/o Quagliarella dovessero tra gennaio e giugno preparare la valigia. Adesso gli ultimi dettagli con il Lione, la Juve ha voglia di chiuderla.