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Esame Suarez a Perugia: sospesa per 9 mesi la rettrice dell’Università. Indagati dirigenti della Juve

04.12.2020 | 12:14

La Procura di Perugia ha emanato un comunicato in merito alla vicenda dell’esame “farsa” di Suarez a Perugia. La Guardia di Finanza ha sospeso per 9 mesi la rettrice dell’Università di Perugia e risultano indagati anche dirigenti della Juventus.

Questo il comunicato: “Dopo le perquisizioni e sequestri del 22 settembre 2020, le indagini  hanno significativamente corroborato il quadro probatorio che già si era delineato in ordine all’organizzazione, da parte degli indagati, nel corso di una sessione istituita ad personam, di un esame ‘farsa’, che ha consentito il rilascio dell’attestato di conoscenza della lingua italiana del tipo ‘B1’ al noto calciatore uruguaiano Luis Alberto Suarez, requisito indispensabile per l’ottenimento della cittadinanza. In particolare, è emerso che i contenuti della prova erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l’esito ed il punteggio d’esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’Università”.

La Guardia di Finanza ha sospeso dall’attività per 8 mesi la rettrice Giuliana Grego, il direttore Simone Olivieri e i professori che esaminarono il calciatore, allora al Barcellona, Luis Suarez. Secondo l’accusa, “è emerso che i contenuti della prova erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l’esito e il punteggio d’esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’Università”. I reati contestati sono “rivelazione del segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto patrimoniale e plurime falsità ideologiche in atti pubblici. Gli accertamenti investigativi hanno consentito, altresì, di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre del 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per accelerare il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all’università, tuttora in corso di approfondimento. Condividendo le ipotesi accusatorie, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto le misure cautelari avendo rilevato il concreto ed attuale rischio che gli indagati, se non sottoposti ad idonea cautela, ripropongano condotte delittuose analoghe a quelle per le quali si procede, avendo mostrato di considerare l’istituzione di cui fanno parte e che rappresentano alla stregua di una res privata gestibile a proprio piacimento”.

Foto: Loris Cerquiglini