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DIFESO DA VIEIRA, BATTEZZATO DA DELNERI: FOFANA, LA PRIMA IMPRESSIONE CONTA DAVVERO

28.10.2016 | 09:25

“Tra i giovani mi ha impressionato Fofana, anche Penaranda è molto interessante”, così parlò Gigi Delneri lo scorso 4 ottobre in sede di presentazione alla stampa quale nuovo allenatore dell’Udinese, in sostituzione di Beppe Iachini. Per la serie basta poco per battezzare un talento, la prima impressione è quella che conta. Già, il tecnico di Aquileia, chiamato dopo oltre 30 anni di carriera a guidare la squadra più importante della sua terra, ha dimostrato di vederci lungo. Appena arrivato, non si sarebbe certo sbilanciato così. Perché 24 giorni dopo Seko Fofana, da pronunciare con accento sulle rispettive vocali finali (di nome e cognome), è sulle copertine di tutti i giornali, siti, portali e chi più ne ha più ne metta. Inevitabile dopo quanto accaduto ieri sera al “Renzo Barbera” di Palermo, con il nostro protagonista quotidiano a trascinare al successo i bianconeri. In soli cinque minuti, poi, magia calcistica da raccontare un giorno ai nipotini. Al 74’ fa tutto lui: avanza palla al piede, costringendo due difensori rosanero ad indietreggiare, e poi dal limite dell’area disegna una parabola a giro sul secondo palo, con palla ad insaccarsi laddove Posavec proprio non può arrivare. Una volta simili prodezze in Serie A erano un’esclusiva di un tal Alessandro Del Piero. Al 79’ altra conclusione calibrata di interno, a finalizzare lo splendido contropiede orchestrato coast to coast da Badu. “Bella vittoria di squadra! Molto contento per la mia prima doppietta in Serie A. Bravi tutti, Dio è grande”, la sua cinguettata su Twitter post-exploit: niente male davvero per un ventunenne che di professione fa il centrocampista.

In soli 300 secondi Fofana ha eguagliato il numero di reti segnate negli ultimi due campionati, nonché gli unici disputati a livello di prima squadra: 1 gol in 32 presenze lo scorso anno in Ligue 1 con la maglia del Bastia, 1 gol col Fulham in Championship nella stagione 2014-15. Queste le due squadre cui il giocatore era stato girato in prestito dal Manchester City, che nell’estate del 2013 lo aveva prelevato dalle giovanili del Lorient, venendo subitaneamente “ripagato” dal riconoscimento individuale di ‘Player of the Season 2013/14’  assegnato a Seko per quanto fatto (6 gol e altrettanti assist in 20 incontri) con la formazione Under 23 dei Citizens allenata all’epoca da Patrick Vieira. Lo stesso Vieira che nel luglio del 2014 ritirò la squadra dal campo dopo l’espulsione di Fofana nel test contro i croati del Rijeka, rosso generato dalla reazione dell’odierna stellina dell’Udinese agli insulti razzisti rivoltigli da un avversario. Anche per questo l’ex mediano di Juve, Inter, Milan e Arsenal ha rappresentato un modello per lui, insieme a Yaya Touré, altro vessillo (ormai pressoché ammainato) della recente storia del Man City. Francese Pat, ivoriano Yaya, franco-ivoriano Seko Mohamed Fofana, nato a Parigi il 7 maggio del 1995 da una famiglia originaria della Costa d’Avorio, ragion per cui il ragazzo è munito del doppio passaporto.

Cresciuto nel vivaio del Paris FC fino al 2010, il triennio al Lorient gli è servito per affinare ulteriormente le qualità. Munito di un ottimo fisico, 183 cm per 74 kg, lo specialista d’oltralpe può disimpegnarsi sia da centrocampista centrale che da trequartista, essendo dotato di un repertorio tecnico di prim’ordine. Visione di gioco, corsa, propensione alle ripartenze e ottima lettura dei tempi di inserimento: con Fofana la famiglia Pozzo sembra aver trovato l’ennesima gallina dalle uova d’oro in proiezione futura. Nel calcio dei paragoni deleteri è stato accostato anche a Pogba, al momento le caratteristiche sembrano un po’ diverse a partire dall’esplosività muscolare appannaggio di Paul. Seko conta 33 presenze (con 3 gol all’attivo) nelle selezioni juniores della Francia, dall’Under 16 all’Under 19. E la sensazione è che la scalata sia destinata a continuare grazie alle performance con l’Udinese, vedremo in futuro – a livello di Nazionale maggiore – quale federazione si muoverà per prima. Iachini, dopo averlo schierato titolare nelle prime due giornate di campionato, gli aveva riservato 5 panchine di fila. Delneri non soltanto lo ha ripescato, ma ne ha fatto un inamovibile in queste tre gare al timone friulano, neanche l’ombra di una sostituzione-passerella. C’era da aspettarselo, dopo quella prima impressione azzeccatissima…

Foto: Twitter Fofana