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Dea d’autunno: Muriel, la chance per prendersi l’Atalanta

17.10.2019 | 17:52

Alti e bassi, bassi ed alti. Un’altalena di talento – inespresso per la maggior parte – e voglia di esplodere davvero. Questo è Luis Fernando Muriel Fruto. Classe ’91, di cui in Italia si conoscono ormai bene sia pregi, calcisticamente indiscutibili, che difetti.

Tanti, forse troppi, i rimpianti per una carriera che, ad Udine con Guidolin, sembrava potesse deflagrare da un momento all’altro. Salvo poi far puntualmente sorridere gli scettici, di fronte ai peccati di un ragazzo colombiano tanto forte quanto incostante.Da Udine a Genova, da Genova a Siviglia ed un radar, quello della Serie A, che sembrava esserselo perso. Almeno fino allo scorso inverno, quando la Fiorentina, alle prese con un altro talento incostante quale Simeone, non lo ha riportato nel belpaese. Anche sotto la Cupola, però, il debordante inizio sfiorisce con le settimane di anonimato, sfociando in una primavera disastrosa.

La nuova grande chance si chiama Atalanta: a Bergamo, con la Champions, c’è bisogno di un compagno di reparto per Duvan Zapata e, allora, chi meglio del connazionale Muriel? L’avvio, come sempre, è splendido con la doppietta alla SPAL che permette alla Dea di ribaltare il match d’esordio al Mazza. Il resto, invece, racconta di pochi minuti e pochi spunti nelle successive gare.

Adesso, però, con il 91 infortunato ed un ciclo terribile alle porte, Gasperini ha bisogno di Muriel. E, di contro, Muriel ha bisogno della Dea. Per zittire gli scettici, esplodere e smettere d’essere un giocatore maledettamente incompiuto.

Foto: Twitter Fiorentina