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De Zerbi: “Dopo lo Shakhtar volevo stare fermo, ho rifiutato offerte dall’Italia. Brighton società giusta per me”

25.03.2023 | 10:13

L’allenatore italiano del Brighton, Roberto De Zerbi, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport in cui ha trattato diversi temi. Alcune parole del tecnico: “Ucraina? Calcisticamente, un lavoro a metà. A livello umano stupore e smarrimento. Noi non sappiamo niente di guerra oggi, cosa significa dover andare via da un Paese dall’oggi al domani. Lo accetti perché sei obbligato, ma non riesci a capire se è vero o un incubo. Poi guardando la televisione ti accorgi che è la verità”.

Brighton: “Dopo lo Shakhtar volevo stare fermo fino a quando non sentivo l’esigenza di ripartire. Ho prima di tutto aspettato che il calcio in Ucraina ripartisse: in realtà lo ha fatto, ma quello non è ripartire veramente, è una sorta di tirare avanti. Quando sono tornato in Italia ho avuto subito proposte, anche belle. Le ho rifiutate perché non me la sentivo. Ma quando sono ricominciati i campionati ho sentito la carica che mi saliva. Brighton? Ho accettato per due motivi: il primo è perché mi ero studiato la squadra e mi piaceva, anche se era un po’ distante dalla mia idea; il secondo è che il primo meeting a Londra con presidente, dg e ds è durato 5 ore, ma mi ha fatto capire tanto. È la società giusta per me, perché è una società snella dove non c’è troppo casino e mi danno la libertà di lavorare come desidero e necessito. E poi la squadra mi piaceva: io e i miei collaboratori Andrea Maldera e Marcello Quinto prima di accettare abbiamo visto ognuno 3-4 partite, poi abbiamo pesato i pro e i contro. E abbiamo detto sì”.

Foto: Twitter ufficiale Brighton