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De Zerbi: “Col Milan incidente di percorso, a Napoli per fare punti. I miei modelli? Guardiola, Klopp e Bielsa…”

03.10.2018 | 19:05

Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport 24 toccando diversi interessanti argomenti: “Il nuovo centro è molto bello, sarà un gioiellino quando sarà finito. Sarà un valore aggiunto, sarà casa nostra. In Italia abbiamo bisogno di strutture, sia per appartenenza che per lavorare meglio. Con il Milan è stata una battuta d’arresto, se uno guarda la partita è un incidente di percorso. È stata una tappa fondamentale per crescere, alle volte il risultato nasconde le imperfezioni. Ridimensionamento? Vero che abbiamo abituato bene, da fuori qualcuno ha cambiato le gerarchie, ma il Milan era quello in maglia bianca con potenzialità da campioni, noi eravamo neroverdi, con un’età molto inferiore. Le caratteristiche dei calciatori si sposano con la mia idea di gioco, speravo di essere così avanti, poi se mi chiedi se sono contento… non lo sono mai, inseguo sempre quello che non c’è, non mi soffermo su quello che c’è, che è molto. Quello che manca verrà col tempo, perché per lavorare con i giovani serve pazienza. Ora il Napoli? Lì ho vinto un campionato, si tratta di una piazza incredibile. In quel momento c’erano delle aspettative altissime, dovevamo vincere per forza. In quel campionato c’erano Juventus e Genoa, non è stato facile. È stata una tappa importantissima per la mia carriera. L’obiettivo è portare via punti. La pazienza mi è mancata anche da calciatore? Può essere, la pazienza mancava ma c’era la stessa passione, io non mi posso rimproverare niente se non gli errori normali, naturali, che si commettono in tutte le professioni. Quello che ho fatto è ciò che mi sono meritato, non avevo tutte le qualità che servono per diventare un grandissimo calciatore. Non rinnego niente, ho giocato a Foggia, Catania, Napoli, Brescia, Avellino, ma il ricordo sta scomparendo, me lo tengo nel cassetto con orgoglio. I miei modelli in panchina? Klopp mi incuriosisce molto, ne ho parlato con Boateng che lo ha avuto al Borussia e mi ha detto che come persona è fantastica. L’allenatore racchiude molte professioni in una, l’aspetto tecnico, tattico, mentale, psicologico, mediatico. Se prendiamo tutte queste categorie ho il mio preferito, tatticamente Guardiola è il più bravo, come persona ho conosciuto bene Bielsa e non ha rivali, comunicazione con la squadra eccellente. Mourinho, per convincere Eto’o a fare la fascia, vuol dire che ha delle capacità incredibili. È difficile determinare una persona che possa racchiudere queste qualità. CR7 e il primo gol al Sassuolo? La Juventus è al di là, deve confrontarsi con le prime di Europa. È stato l’apice della campagna acquisti mostruosa, Cancelo è passato sotto tono, è una bella ala a tutto campo, poi c’è Emre Can. Ronaldo farà la differenza con le big, ci sono lui e Messi, sono in due. Il Sassuolo ha la terz’ultima difesa? È chiaro che la fase difensiva si può fare in braccio al portiere, oppure marcare in avanti. Oppure avendo pazienza nel possesso palla, varia la modalità della fase difensiva. Non è trascurata, al fatto di aver preso tanti gol bisogna valutare come, se porti tanti giocatori al di là dell’altra metà campo poi con il contropiede”.

Foto: Sassuolo Twitter