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De Ligt: “Inizio difficile, solo io e Ramsey non parlavamo italiano. Chiellini mi ha aiutato. Alla Juve per crescere”

03.03.2020 | 19:48

Matthijs De Ligt, difensore della Juventus e dell’Olanda, ha rilasciato una lunga intervista a Ziggo Sport: “Ci sono molte persone che ti guardano e si aspettano molto da te. E sono tutte cose nuove rispetto all’Ajax. Penso di aver raggiunto un buon livello in ogni partita dall’inizio di novembre. Sono felice che le cose stiano migliorando e della fiducia del club. Bonucci e Chiellini sono giocatori che hanno vinto tutto per nove anni e sanno cosa fare in campo. Pertanto è impossibile dire di avere il posto fisso. Questo è quello che mi hanno detto: sei un grande giocatore, ma soprattutto sei qui per imparare da quei due ragazzi. Abbiamo bisogno di te in questa stagione, perché è importante avere una rosa ampia. A un certo punto mi sono seduto in panchina per un po’, e ne ho anche parlato con l’allenatore. Ho avuto quell’infortunio alla spalla, che mi ha anche infastidito l’inguine e mi condizionava anche in allenamento. A quel punto il mister mi ha detto: “Ora stai tranquillo, avremo bisogno di te più avanti nella stagione. Abbiamo bisogno di te nella tua migliore condizione, quindi resta calmo. Gli olandesi però non sono così: se non stanno giocando si chiedono ‘cosa succede adesso?’ A volte è difficile… L’italiano? L’ho imparato con la mia ragazza. Per via dei tanti impegni le lezioni di italiano ora sono un po’ meno, ma adesso sto bene e in campo non ho problemi. La prima settimana che sono arrivato, siamo andati in Cina, Corea del Sud e Singapore. Tutti parlavano italiano, ti siedi a tavola, ti guardi intorno e pensi: sarà una lunga settimana… Io e Ramsey all’inizio non parlavamo italiano. Entrambi parlavamo inglese, quindi passavamo molto tempo insieme. Chiellini, che parla anche inglese, mi ha aiutato molto. Il rifiuto al Barcellona? L’estate scorsa, sono stato richiesto da Juventus, PSG e Barcellona. Ho studiato tutte le opzioni e alla fine sono arrivato alla conclusione che sarei stato in grado di crescere in modo rapido alla Juventus. Hanno uno stile particolare, che sapevo mi avrebbe reso un giocatore più completo”.

Foto: Juventus Twitter