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D’Aversa: “Sono tornato per il legame con la città e con i tifosi. Salvezza? Ci crediamo”

31.03.2021 | 23:59

Roberto D’Aversa, tecnico del Parma, ha parlato così ai microfoni di Sportitalia, tra pochi giorni i suoi affronteranno il Benevento: “Siamo sempre scesi in campo con l’intento di fare risultato, abbiamo potenziale ma abbiamo commesso troppi errori. L’allenatore deve ragionare su pregi e difetti della squadra e capire quali sono le esigenze del momento”.

Credete ancora nella salvezza?
“Ci crediamo nella salvezza. Qualcuno ci da già per retrocessi e questo dev’essere una spinta per noi. Vedo il Cagliari rilanciato con il cambio di allenatore, sono stati sfortunati con lo Spezia. Il Torino è stato sfortunato con i casi di positività, come noi prima che io ritornassi. Dobbiamo ragionare su noi stessi. Sabato ci sarà una partita importante col Benevento: loro hanno 2 risultati su 3, noi dobbiamo vincere. Abbiamo buttato già troppe occasioni, ma ci sono ancora 30 punti a disposizione e non possiamo permetterci di buttarne via altri. Loro hanno il morale alto venendo dalla vittoria di Torino. La salvezza si raggiunge anche facendo risultato su campi difficili come sabato e con punti in trasferta”.

La salvezza sarà a 40 punti?
“La salvezza sarà a meno di 40, ma molto dipende dagli scontri diretti: anche le nostre gare con Torino, Cagliari e Benevento decideranno. La situazione può variare. Nei primi due anni di A abbiamo finito il girone d’andata a 28/30 punti e siamo arrivati sempre vicino alle ultime giornate per salvarci matematicamente, anche se non abbiamo mai realmente rischiato”.

Gervinho come sta?
“Gervinho è andato in Nazionale, l’hanno valutato ma non sono riusciti a recuperarlo ed è tornato qui dopo poco, si allena da 3 giorni ma non è al 100%. Anche in passato tornato dagli infortuni è stato limitato nel minutaggio ma anche i pochi minuti che può avere possono essere importanti per le sue qualità, spero di averlo a disposizione sabato”.

È tornato a Parma solo perché aveva il contratto?
“Sono rientrato a gennaio perché c’erano le possibilità, per il legame con la città e con i tifosi, per quello che si è fatto con il club. Mi ha richiamato la vecchia proprietà e mi ha fatto conoscere la nuova. È stata una scelta di cuore dopo aver fatto cose importanti e volevo salvaguardare quanto fatto in questi 3 anni e mezzo: tanti cambiamenti, tanti stranieri e giovani, dinamiche difficili e bisogna farli inserire, così come chi arrivato nel mercato di gennaio.
Il Parma cambiato molto con Krause: ha una visione aziendalista, rifare stadio e centro sportivo, sta ricreando la squadra. Ha dato tutto e sta mettendo tanto a disposizione per fare le cose fatte bene”.

Man o Mihaila, chi arriva più in alto?
“Man e Mihaila sono calciatori diversi, Man tecnicamente è più forte di Mihaila che ha caratteristiche migliori in campo aperto, ha un gran passo e se riuscirà ad essere più cinico in zona gol diventerà devastante. Dennis invece deve sfruttare meglio le sue qualità fisiche, è anche potente oltre che resistente. Mihaila strappa bene ma poi deve recuperare durante la partita”.

Foto: sito Parma