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DALLA SOSPENSIONE A SCUOLA ALL’ESORDIO IN CHAMPIONS. LA STORIA DI JORNE SPILEERS

06.10.2022 | 15:06

Lanciava castagne ai compagni di scuola. Non è una barzelletta ma la storia del giovanissimo Jorne Spileers, diciassettenne talentino del Club Brugge che in pochi giorni ha vissuto prima l’esordio in campionato contro il Mechelen e poi addirittura quello in Champions League contro l’Atletico Madrid di Simeone. Mancavano un manciata di minuti alla fine della gara, infatti, con i belgi che conducevano per 2-0 sui colchoneros consolidando così il primo posto nel girone di Champions e lasciando Simeone a bocca asciutta, quando il tecnico Carl Hoefkens decide di buttare nella mischia il talentino di casa, regalandogli così la gioia di due debutti in soli pochi giorni. Dall’Under 18 alla prima squadra è un passo enorme, ma conferma anche le grandi qualità del ragazzo, che può fare sia il difensore centrale che il terzino destro. Non un rapporto idilliaco con la scuola, dal momento che era reduce da una sospensione per la bravata delle castagne, ma di certo ha un feeling incredibile con il rettangolo di gioco e con il pallone, vero mondo nel quale a volte un ragazzino si chiude alimentando quella sua passione che un giorno, chissà, potrà sfociare in qualcosa di più importante. Due esordi in pochi giorni dunque, e chissà cosa avrà pensato lo stesso Spileers che fino a qualche settimana fa era tra i banchi di scuola, a movimentare la lezione e a stuzzicare la rabbia dei professori, culminata poi con la sospensione. Insomma, ci sono calciatori che si fanno notare per qualità e caratteristiche, da chi il calcio lo studia e lo esamina giorno per giorno. Giocatori che si prendono quel pezzo di campo, dimostrando di saperlo gestire nel miglior modo possibile e divenendo, pian piano, protagonisti nell’undici titolare. L’orizzonte calcistico di Spileers è sicuramente roseo, ma sta a lui adesso ricamarlo per bene e senza colpi di testa come quelli tra i banchi di scuola, perché nel calcio non basta il talento ma anche costanza e dedizione. Ha solo diciassette anni, certo, ma la confidenza con il campo è di tutt’altro rango, come dimostrato nelle giovanili e soprattutto nella corrente Uefa Youth League, dove in due partite disputate ha fatto registrare un gol e un assist. E per il ruolo che ricopre non erano di certo scontati.

Foto: twitter Club Brugge