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DALLA C ALLA PRIMA GIOIA IN A CONTRO LA SUA FIORENTINA: DI CARMINE FA VOLARE IL VERONA

25.11.2019 | 13:30

La tredicesima giornata di Serie A ha confermato un dato ormai noto: l’Hellas Verona è una squadra da prendere con le pinze, altrimenti si rischia di cadere malamente. La Fiorentina ne sa qualcosa, al “Bentegodi” i gialloblu si sono imposti per 1-0 e a decidere la gara, nemmeno a farlo apposta, è stato Samuel Di Carmine. L’attaccante, ex di turno e fiorentino di nascita, ha scelto propria la sua squadra del cuore per realizzare la prima gioia in massima serie. Andiamo per ordine: Di Carmine nasce a Firenze il 29 settembre del 1988, sin da subito rincorre il pallone per le strade del proprio quartiere. Rispetto agli altri bambini ha una marcia in più, è sempre quel ragazzino che tutti vogliono in squadra e che alla fine risolve le partite. All’età di 16, dopo qualche esperienza nei campi di provincia, viene notato e tesserato dalla Fiorentina che lo inserisce immediatamente nel proprio prolifico vivaio. Dopo due stagioni nel settore giovanile, nel 2006 e a 18 anni, arriva anche il giorno del debutto in Serie A durante la sfida vinta in trasferta per 1-0 in casa del Torino. L’8 novembre del 2007 esordisce anche in Coppa UEFA, l’odierna Europa League, durante l’incontro con l’Elfsborg, entrando in campo all’82’ minuto di gioco e segnando nel finale anche il gol del definitivo 6-1. Ovviamente lo spazio a disposizione in casa viola non è tanto e una volta terminata la stagione decide di cambiare aria per fare un percorso differente.

Così, il 1º luglio del 2008, tra le varie offerte pervenute accetta quella del Queens Park Rangers. Ad appena 20 anni, dunque, prende una decisione importante, coraggiosa e si trasferisce all’estero con la formula del prestito. In Inghilterra ha l’opportunità di confrontarsi con la Championship, la seconda divisione professionistica, e di giocare con regolarità. Il 28 ottobre segna il suo primo gol con la maglia della formazione londinese nella gara contro il Birmingham City. Il 21 febbraio trova il suo secondo e anche ultimo gol dell’esperienza britannica contro l’Ipswich Town. Pertanto, rientra alla base con un bottino di 27 presenze e 2 centri. L’ambiente differente e la distanza da casa hanno sicuramente influito sul rendimento, a quel punto sceglie di rimanere in Italia e vola in Salento approdando al Gallipoli, squadra promossa in cadetteria per la prima volta nella sua storia. Con i giallorossi, nonostante la retrocessione, si rende spesso protagonista, ma la vena realizzativa non sorride moltissimo e l’annata si conclude con 34 apparizioni e ancora 2 gol. Numeri che purtroppo non confortano la Fiorentina che decide di cedere Di Carmine ancora in Serie B, ma al Frosinone. Nemmeno con i ciociari avviene la tanto attesa esplosione, tutto è soltanto posticipato di un anno quando arriva la chiamata del Cittadella, l’ambiente ideale per un calciatore emergente. Infatti, l’attaccante resta con i veneti dal 2011 al 2013 siglando 14 gol. Successivamente giunge la richiesta della Juve Stabia, altro club con cui, prima in B e poi in C, riesce a imporsi gonfiando la rete 20 volte in due tornei differenti. Le sue prestazioni, a questo punto, attirano le attenzioni di numerosi club. Ad aggiudicarsi il bomber fiorentino, però, è il Perugia: i primi sei mesi in Umbria non sono affatto facili (soltanto 3 gol) e a gennaio cambia maglia, in prestito, accordandosi con la Virtus Entella. A Chiavari gioca con più continuità e contribuisce con 3 sigilli alla conquista della salvezza. Una volta rientrato a Perugia, finalmente, Di Carmine comincia fare il suo mestiere al meglio segnando senza alcun tipo di difficoltà. In due stagioni sono 38 le marcature personali siglate, numeri che attirano le attenzioni dell’Hellas Verona che, nell’estate del 2018, lo acquista in prestito con obbligo di riscatto. L’impatto è dei migliori e durante la regular season arrivano 8 centri, ma è nei playoff che il polivalente centravanti si fa valere firmando 3 pesanti gol e contribuendo alla promozione in A. Dopo tanta gavetta, dunque, Di Carmine ce l’ha fatta e la firma di ieri, contro la sua Fiorentina, lancia ancor di più l’Hellas di Ivan Juric, attualmente a quota 18 e a meno 4 dalla zona Europa League.

Foto: Hellas Verona Twitter