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DAI CONSIGLI DI DE ROSSI AI DUE GOL CON L’EMPOLI: DAVIDE FRATTESI, UNA MEZZALA D’ORO PER BUCCHI E NICOLATO

01.10.2019 | 11:14

Se l’Empoli è ora in cima alla classifica della Serie B, una buona parte di merito va a due reti segnate da Davide Frattesi nel giro di poco più di dieci minuti di calcio giocato: quella del 3-2 al 95′ nella sfida di Pisa e quella al 10′ che ha aperto le marcature contro il Perugia, poi battuto 3-0. Il centrocampista ha stregato mister Bucchi dopo un inserimento graduale nell’undici toscano e si è ora preso una maglia da titolare come mezzala nel suo 4-3-1-2. Frattesi è una mezzala di circa 185 centimetri forte fisicamente ma anche dal punto di vista tecnico, tanto in impostazione quanto in rifinitura. Ha grandi tempi di inserimento che gli permettono di rendersi spesso e volentieri pericoloso, ma lui stesso ammette di avere punti di forza differenti: “A me piace inserirmi in avanti – racconta alla Gazzetta dello Sportma sono predisposto alla corsa, ai rientri, ai sacrifici”. E in questo senso sono emblematici i suoi modelli sul campo. Uno dichiarato è Kevin Strootman, giocatore che è sempre stato importante a Roma per l’equilibrio della squadra e il lavoro “sporco” svolto. Un altro, certamente non meno importante, è Daniele De Rossi. Quello con l’avviso di “Attenti al tackle” tatuato sul polpaccio destro. Con lui, Frattesi ha un rapporto speciale: “Il calciatore lo conoscono tutti, ma è il suo modo di essere che fa la differenza. Quando Sali in prima squadra e magari ti capita di sbagliare qualcosa, ci sono giocatori che ti mangiano. Lui no. Lui ti dà sempre una mano, ti mette sotto la sua ala. Ti aiuta, ti incoraggia, ti dà una pacca sulle spalle, una mano quando sbagli. E queste cose, un ragazzo che arriva dalle giovanili, non le dimentica. Ho solo un paio di foto con lui, ma le custodisco gelosamente”. Racconta di aver ricevuto da lui un messaggio di complimenti dopo il gol segnato al Mondiale U20 contro il Messico, mentre di recente ha fatto sorridere proprio un commento dell’ex capitano della Roma sotto una foto a petto nudo dell’esultanza dopo la rete al Pisa che Frattesi ha caricato sul proprio profilo Instagram: “Mamma mia frattocchia che bestia che sei, rimettiti la maglietta… Bravo!”. Per la sua avventura a Empoli, neanche a dirlo, il 20enne ha scelto la maglia numero 16.

Davide Frattesi nasce a Roma in 22 settembre 1999 e vive nel quartiere di Fidene, nel quadrante nord della capitale. Comincia a giocare a calcio giovanissimo nel Delle Vittorie diretto da Angelo Di Livio, ex calciatore di Roma, Juventus, Fiorentina e della Nazionale italiana. Ci resta tre anni, poi per una stagione si unisce al Fidene per poi firmare con la Lazio.  Tra le fila dei biancocelesti risale le categorie giovanili, indossando anche la fascia di capitano. “Sono stato lì per sette anni – racconta – ma alla fine c’erano vedute diverse e nel 2014 sono andato via”. Quell’estate, il non ancora 15enne Frattesi si svincola e riceve un’offerta dall’altra squadra capitolina, la Roma: “E il settore giovanile della Roma, davvero non si può rifiutare”. Parte dai Giovanissimi, si mette in mostra con l’U17 di Alessandro Toti e arriva sino alla Primavera di Alberto De Rossi, papà del suo idolo Daniele, che lo sposta dal ruolo di trequartista a quello di mezzala e lo fa esordire sotto età a 16 anni e 2 mesi. Affianco al suo percorso nell’Academy giallorossa, c’è anche quello nelle selezioni azzurre. Passa attraverso ognuna di loro, a partire dall’U17 fino all’argento conquistato con l’U19 agli Europei di Finlandia 2018. Nella stagione 2016/17 si ritaglia un ruolo importante in Primavera disputando 26 partite e segnando 4 reti nella squadra che manca lo scudetto uscendo in semifinale contro l’Inter ma vince la Coppa Italia e poi la Supercoppa in una gara vinta 4-0 proprio contro i nerazzurri grazie anche alla sua duttilità. Frattesi parte infatti da mezzala in un classico 4-3-3, ma in fase di possesso spesso si allarga per formare un 4-2-4 che sfrutta nel miglio modo possibile le caratteristiche di Soleri e Tumminello. In quella estate però la Roma impacchetta lui e il capitano di quella Primavera, Riccardo Marchizza, e li spedisce per una somma complessiva di circa 8 milioni di euro al Sassuolo per ammortizzare l’onerosa operazione-Defrel.

Appena arrivato in neroverde, però, Frattesi si infortuna e deve operarsi al quinto metatarso del piede destro, stop che ne frena anche la crescita e l’inserimento in Prima squadra. L’esordio arriva il 20 dicembre in Coppa Italia nella sfida persa per 2-1 contro l’Atalanta, in quella che per l’intera stagione resta la sua unica apparizione con i “grandi”. Il centrocampista viene infatti subito dopo inserito tra le fila della Primavera dove ritrova il ritmo gara mettendo a segno 4 reti in 9 presenze. In estate, il Sassuolo decide di mandarlo – come si suol dire – a fare le ossa in Serie B, e a quel punto è l’Ascoli ad accaparrarselo. Grazie alla fiducia subito dimostratagli dal tecnico Vincenzo Vivarini, il classe ’99 raccoglie ben 32 presenze in cadetteria partecipando attivamente alla salvezza dei marchigiani e meritando la chiamata per il Mondiale U20 in Francia. Il ct Paolo Nicolato gli riserva la zolla da mezzala destra nel suo 3-5-2 e dopo soli 3′ della gara d’esordio contro il Messico, Frattesi riceve palla al limite e scarica un mancino potente e chirurgico che battezza nel migliore dei modi l’avventura azzurra. “Era emozionato, ancora con il carico di adrenalina addosso – ha raccontato suo padre Paolo a SiamolaRoma e mi ha detto che avrebbe sicuramente fatto fatica a dormire. Mi ha trasmesso una gioia incredibile”. Nel corso della competizione segna anche un gol al Mali nel 4-2 dei quarti di finale, poi però l’Italia si arrende al turno successivo contro l’Ucraina poi campione e perde anche nella finalina per il terzo posto contro l’Ecuador.

Nella finestra estiva di mercato da poco conclusa entra come contropartita a titolo temporaneo nell’operazione che conduce Ciccio Caputo al Sassuolo e così, nonostante l’interesse di diversi club anche dalla A, Frattesi sposa la causa del neo-retrocesso Empoli. Partecipa da subentrante ai primi cinque impegni stagionali dei toscani (due in Coppa Italia e tre in campionato) e a inizio settembre fa anche il suo esordio nella Nazionale U21 ora guidata proprio da Nicolato, al fianco di Frattesi sin dall’U19. Il 6 subentra nell’amichevole vinta 4-0 contro la Moldavia, ma il debutto in gare ufficiali arriva il 10 settembre nella gara di Qualificazioni agli Europei vinta per 5-0 contro il Lussemburgo. Le ultime tre di B le gioca da titolare nel 4-3-1-2 di Cristian Bucchi e nelle ultime due trova altrettante reti: le prime da professionista, visto che ad Ascoli era rimasto a secco. Ora si è preso l’Empoli, domani toccherà alla Serie A: che si tratti degli azzurri, del Sassuolo, della Roma (che ha ancora una recompra) o di un altro club, per Frattesi le porte del massimo campionato italiano si apriranno sicuramente molto presto.