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HERNANDEZ, ORA IL CUCHO STA DECOLLANDO

22.12.2020 | 12:39

Un bellissimo gol di Juan Camilo Hernandez ha riportato il Getafe alla vittoria in campionato. La squadra di Bordalás, autentica sorpresa delle ultime due stagioni, non vinceva dal 17 ottobre e in questa prima parte di stagione non se la sta passando bene. Ma il sistema di gioco e l’idea di calcio del tecnico alicantino sta rigenerando questo attaccante colombiano classe ’99 che sembrava essersi un po’ smarrito. È arrivato in prestito in estate.
Hernandez, soprannominato Cucho perché da bambino gli venivano tagliati i capelli molto corti al punto da assomigliare a Cambiasso, è di proprietà del Watford. Gli osservatori di Pozzo lo hanno notato quando il ragazzo giocava in patria nel Deportivo Pereira (20 gol in B a 17 anni) e le prestazioni del ragazzo se le assicura il Granada (club all’epoca di proprietà del patron dell’Udinese) nel 2016. Lo lasciano in prestito un anno all’America de Cali e poi lo portano in Europa, lasciandolo in Segunda División a farsi le ossa all’Huesca. Lì disputa una stagione da assoluto protagonista, trascinando la squadra aragonese al secondo posto e alla promozione in Liga. Hernandez segna 16 gol quell’anno, ma non riuscirà a ripetersi l’anno dopo nella massima divisione, in una stagione meno esaltante per lui e per la squadra: 4 gol segnati e penultimo posto in classifica. Anche lo scorso anno non è andata come avrebbe voluto (5 gol in 21 presenze), complice la stagione non ottima della squadra in cui è andato a giocare in prestito: il Mallorca, retrocesso a fine campionato. Quest’anno al Getafe cerca di ritornare ad alti livelli, anche se finora il bottino non è ancora molto ricco – solo due le reti messe a segno in Liga sin qui – si intravedono segnali positivi e, soprattutto, si sono rivisti alcuni guizzi del primo anno a Huesca. Il Getafe cerca molto le punte, con il suo calcio molto diretto.
Hernandez è una prima punta che vede la porta ma che sa anche muoversi molto bene per la squadra. È dotato di un’ottima accelerazione e ha mezzi tecnici notevoli, visto che calcia molto bene sia con il destro che con il sinistro. Il gol segnato al Cadice domenica lo descrive piuttosto bene: parte palla al piede in progressione per vie centrali, lasciandosi due uomini alle spalle; scarica per Cucurella che poi gli restituisce il pallone; stoppa, prende la mira e piazza con il destro sotto la traversa dal limite dell’area.