Ultimo aggiornamento: venerdi' 29 marzo 2024 13:25

CR7, IL MONDO IN PUGNO JUVE

11.07.2018 | 23:30

Se hai CR7 dalla tua parte, significa che hai il mondo in pugno. Almeno mediaticamente, filosoficamente, tecnicamente. In attesa di passare alle cose formali che, per la Juve, devono portare presto alla realizzazione di una dolce ossessione. La Champions. Alzare l’asticella, così quasi all’improvviso, significa aver sintetizzato bene il confine tra volere e potere. Io vorrei fare una cosa, ma non posso. Io vorrei fare una cosa, ma ora posso. CR7.
Usciamo dai binari dei luoghi comuni di chi sostiene che possa beneficiarne l’intero movimento, la serie A, i diritti televisivi, eccetera. Non lo mettiamo in dubbio e aggiungiamo anche che avevamo bisogno di un colpo del genere per ripristinare un minimo di equilibrio rispetto a Liga e Premier. Ne avevamo bisogno perché sembravamo il campionato di “quelli che si sforzano di essere competitivi e non lo sono”. Restavamo spesso incantati a guardare gli altri perché l’erba del vicino, sapete come funziona… Nel nostro caso Premier e Liga erano – magari restano – di erba verdissima, la nostra marcia. Ci serviva un passo, un cambio di passo, idealmente lo stesso cambio firmato Cristiano quando manda al manicomio qualsiasi avversario.
Ma a noi tutto questo sembrava qualcosa in più, molto di più. Soffiando il Simbolo al club rivale, al club più ingordo di Champions in bacheca (quattro nelle ultime cinque), crediamo che la Juve abbia dato una prova di autostima – quindi di forza – con pochi precedenti. Esattamente come quel bambino che perde tre-quattro volte con il suo rivale e che si mette in testa di soffiargli il giocattolo perché serve a lui per replicare le stesse vittorie. Con questa mossa la Juve ha compiuto un balzo pauroso verso quella che deve rappresentare la definitiva svolta. Ha soffiato il Simbolo al nemico perché vuole che diventi presto il suo Simbolo e che quella bacheca si trasferisca da Madrid a Torino. Se ci pensate, è una strategia che – solo a immaginarla – sembra una salita con il più alto coefficiente di difficoltà. Ma quando hai scollinato, mettendo il rapporto più duro e lasciandoti tutti alle spalle, pensi davvero di poter volare. In discesa, sul falsopiano, ovunque. Ecco perché pensiamo che la Juve abbia fatto un grande – grandissimo – favore a se stessa. E soltanto indirettamente alla visibilità di un campionato che aveva perso tutti i colori e trasmetteva immagini sempre più sbiadite. Una mossa di puro e sano egoismo. Un prova di forza, appunto.
Il mondo è in pugno Juve con CR7 nel taschino. In fondo, è la scorciatoia migliore per conquistare – presto – anche l’Europa.

 

Foto: Twitter ufficiale Champions League