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Ma cosa hanno fatto di male i tifosi del Bari per “meritare” un presidente come Giancaspro?

17.07.2018 | 23:10

La sera prima aveva scritto una lettera accorata. Il giorno dopo si è dimesso. Questo signore si chiama Cosmo Giancaspro, lo stesso che ha affossato il Bari. Lo stesso che non ha avuto il coraggio di dire come stavano le cose. Lo stesso che, con la sua “illuminata” gestione, aveva costretto i tifosi del Bari (o della Bari) a sopportare un clamoroso ribaltamento di playoff. Il Bari doveva esibirsi in casa, grazie a Giancaspro ha giocato a Cittadella, subendo l’eliminazione. La squadra aveva accettato di compattarsi e anche di partire con sette punti di penalizzazione, l’entusiasmo del nuovo allenatore Zironelli aveva contagiato tutti. Ma non avevano fatto i conti con Giancaspro che dalla lettera di coccodrillo della sera prima ha poi deciso di tagliare la corda e di dimettersi. Questo calcio avrebbe bisogno di regole riscritte, da anni, per evitare che ogni estate ci sia lo stesso supplizio di club cancellati, eventuali e varie. Ma la domanda è un’altra: cosa hanno fatto di male i tifosi della Bari per meritarsi un presidente (?) come Giancaspro? Chi li risarcirà? E per quale motivo il calcio dà ancora spazio a dirigenti inattendibili come chi ha fatto affondare un club carico di storia e blasone come il Bari? Qualcuno dovrebbe rispondere a queste domande, non ne possiamo più di certi sistemi che appartengono al calcio di 50 anni fa. Servono regole diverse, moderne, severe. Altrimenti le lacrime dei tifosi pugliesi saranno presto quelle di altri, oggi insospettabili.