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Commisso: “Cutrone grande investimento, spero non stia in panchina. Chiesa? Può partire se arriva l’offerta giusta”

10.01.2020 | 11:07

Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni dei colleghi di Lady Radio toccando diversi argomenti:

Come sta andando a Firenze?
“Si lavora e si mangia assai (ride ndr)”.

Ieri sera è arrivato Cutrone.
“Lo sapevo ma non potevo dire niente perché non mi piace parlare prima delle firme. Ancora non l’ho visto, oggi farà le visite mediche”.

Cutrone rappresenta l’identikit di cosa cerca la Fiorentina?
“Parliamo di uno degli investimenti più importanti fatti dalla società, spero che possa fare bene e che non stia in panchina visto che l’ho pagato tanti soldi. Nei limiti dei nostri ricavi vogliamo fare grandi cose. Vogliamo fare una squadra più forte per accontentare i nostri tifosi”.

Adesso centrocampo e difesa?
“Non dico niente, forse succederà, forse no. Dipende dai costi. Quando si nominano i giocatori si alzano i prezzi, quindi non voglio sbilanciarmi”.

Parlando del fair play finanziario: con il centro sportivo la Fiorentina può spendere un po’ di più?
“Le infrastrutture non incidono sul Fair Play Finanziario ma le altre cose no. Quando si prendono i giocatori dobbiamo stare attenti. Per quel che riguarda centro sportivo e stadio siamo invece più liberi e in questo caso si possono aumentare i ricavi per poi investire. I risultati al momento non ci sono e quindi nessuno è contento al 100%. Non voglio giocatori per sei mesi, l’ho già detto: come minino devono restare qui per 18 mesi. Ancora non ho visto neanche una vittoria al Franchi in campionato, spero che domenica sia la volta buona”.

Che voto dà a Pradè per questi primi sei mesi?
“Non ha avuto sei mesi per allestire la squadra, a giugno è stato fatto tutto in maniera veloce. Questo è stato un problema quest’anno, per cinque o sei settimane siamo comunque stati nella parte sinistra della classifica, ora siamo a destra e vogliamo migliorare. Non dobbiamo pensare né alla Champions né all’Europa League”.

La Fiorentina deve pensare a salvarsi?
“Non voglio neanche pensarci, deve andare tutto bene. Poi dall’anno prossimo proveremo a investire sulle infrastrutture ma questa cosa non le posso controllare”.

Ha cambiato strategia sullo stadio?
“Conta molto anche l’aspetto commerciale, vedremo che cosa succederà. Il restyling del Franchi è solo un’ipotesi, poi ci sono anche le altre. Vogliamo terreni per costruire. Fino a due mesi fa non sapevamo niente neanche sull’area Mercafir, parteciperemo al bando e vedremo cosa succederà. Sono disposto a fare un investimento, ho i soldi per farlo ma ci deve essere un ritorno economico. I ricavi arriveranno sia dal centro sportivo che dallo stadio”.

Potrebbe fare lo stadio a Firenze?
“Chiediamo al Sindaco se me lo lascia fare. Abbiamo anche un’opzione per allargare la proprietà dei terreni del centro sportivo. Vogliamo fare velocemente e i prezzi devono essere giusti. Ci sono alcune aree dove non possiamo lavorare in fretta e questo è un problema”.

Perché non si può intervenire sul Franchi?
“Le leggi sono chiare e chi fa politica le conosce molto bene e molto meglio di me. Prima di arrivare sapevo già a cosa andavo incontro. Ho seguito sia la vicenda Pallotta a Roma e la sua voglia di costruire lo stadio nuovo che quella relativa ai Della Valle a Firenze. Non è semplice lavorare in questo senso in Italia. Le cose per il momento non sono andare come mi aspettavo, soprattutto per i tempi”.

L’obiettivo di Commisso è quello di entrare nelle prime venti squadre d’Europa?
“Non sono venuto qui per stare nella parte destra della classifica ma ci vuole tempo. Quando ho iniziato la mia avventura con Mediacom ho trovato molti ostacoli, non è filato tutto liscio fin da subito. Anche qui a Firenze ci vorrà un po’ di pazienza prima di vedere i risultati. Voglio fare veloce perché ormai sono invecchiato e non ho più tantissimo tempo”.

Lazio e Atalanta non hanno fatturati pazzeschi ma riescono a essere in alto in classifica.
“Faccio una domanda: quante volte l’Atalanta è andata in Champions? Datemi tempo e arriveremo ai risultati. Il progetto è a lungo termine e si devono aumentare i ricavi, non molto ma un pochino sì. Se guardiamo all’estero ci sono club come il Manchester City che hanno fatto grandi investimenti in passato. In Mediacom ho investito due miliardi ma adesso possiamo sorridere attraverso i ricavi”.

State visionando altri progetti per lo stadio?
“Vagliamo varie opzioni e poi dobbiamo considerare tanti aspetti”.

Verrà fatta la squadra B l’anno prossimo?
“Non penso, al momento siamo concentrati sulla prima squadra”.

In futuro si potrà pensare a un giocatore alla Messi?
“Forse quando avrà 40 anni (ride ndr). Dobbiamo pensare ai ricavi, come ho spiegato prima. Non ho comprato il Barcellona ma la Fiorentina e le cose sono molto diverse. Dobbiamo cercare di scovare grandi giocatori, magari non fenomeno, ma giovane. Uno che possa diventare un grandissimo”.

Uno alla Tonali?
“Appena abbiamo detto che ci piaceva il prezzo è andato alle stelle. Abbiamo preso Ribery, un vero campione, ma sfortunatamente si è infortunato e questo incide sui risultati”.

Incontrerete Enrico Chiesa?
“L’ho già visto. Sono venuto qui a Firenze sette volte da quando ho comprato la Fiorentina e ci siamo visti tante volte. Ho parlato sia con Enrico che con Federico: se vorrà andare via forse potrà andare, sempre che arrivi un’offerta favorevole per la Fiorentina. Mi piacerebbe avere giocatori che possano diventare delle bandiere come Scirea, Baresi, Maldini, Collovati, Totti o Antognoni”.

Siete stati vicini a De Rossi?
“Pradè ci ha provato, così come per Nainggolan, ma poi hanno fatto scelte diverse”.

Ci saranno forti investimenti sul settore giovanile?
“Sì, assolutamente. Come ho detto prima dobbiamo trovare giovani che potranno diventare dei top player. Iachini per esempio mi ha parlato di quando ha allenato Dybala al Palermo. Dobbiamo andare in quella difensore”.

Cosa pensa del mercato e dei costi molto elevati?
“Ci sono anche i procuratori che incidono su tutto. Non è facile perché i costi sono molto alti”.

Il calcio italiano se l’aspettava così?
“È meglio di quello che credevo”.

Riconfermerebbe Montella come ha fatto a giugno?
“Non mi guardo indietro, gli sbagli ci stanno e non bisogna pensarci”.

Cosa pensa di Iachini?
“È molto simile a me. Quando le cose non andavano bene gridavo sempre e lui ha la stessa personalità. Deve rinvigorire la squadra e motivare tutti i giocatori individualmente”.

Castrovilli piace a molti. Resterà per tanti anni?
“Speriamo, ha un contratto lungo e abbiamo lavorato bene con lui. Vorrei che rimanesse a Firenze a lungo”.

Foto: Fiorentina Twitter